TOMMY ROBINSON, AMAZON METTE AL BANDO LIBRO SUL CORANO
Amazon peggio dell’Ayatollah: almeno Khomeini ebbe il buon gusto di condannare a morte Rushdie. Quella sorta di dittatore digitale che invia foto porno a caso, invece, ti cancella e basta.
Facebook ieri ha bandito la terza più grande pagina politica inglese dalla propria piattaforma, quella di Tommy Robinson. Oggi, in una escalation di censura che fa impallidire le purghe staliniste, Amazon ha smesso di vendere il suo libro sul Corano. Twitter e Paypal hanno già agito in questi termini mesi fa.
E’ chiaro che, oggi, il vero pericolo per la democrazia sono i giganti del web. Che agiscono come polizia, procura e giudice. E’ come se uno Stato – e hanno più potere di uno Stato visto che agiscono in regime di quasi monopolio – impedisse ad un cittadino di usare l’auto per le sue idee politiche.
E’ tempo che gli Stati difendano la libertà di espressione. A quando, in Italia, una legge che impedisca a Facebook di bandire chi non viola la legge italiana e, comunque, di dimostrare che è stata violata?
Facebook e Amazon non sono mere entità private: sono monopoli, e i monopoli vanno contro il mercato e vanno regolati.
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