mercoledì 1 dicembre 2021

 BREAKING NEWS, DEMOGRAFIA, INVASIONE

JIHAD IN ITALIA: ISLAMICI RADDOPPIERANNO ANCHE SENZA NUOVI ARRIVI, LAMORGESE NE CHIAMA ALTRI 80MILA

DICEMBRE 1, 2021


































Per Salvare l’Italia servirebbe, almeno, un blocco totale dell’immigrazione islamica: abrogazione ricongiungimenti, zero nuovi ingressi legali e porti chiusi.

Invece:

Lamorgese chiede ai Paesi islamici africani di inviare più immigrati in Italia

Su questa notizia: Governo triplica gli ingressi di immigrati: decreto per farne arrivare altri 80mila Da evidenziare anche da dove Lamorgese e soci vogliono importare questa nuova infornata di invasori. La maggior parte riguarderebbe Paesi come l’Albania, l’Algeria, il Bangladesh, la Costa D’Avorio. L’Egitto, El Salvador, la Bosnia-Herzegovina e la Tunisia. 



La previsione dell’istituto Pew Research sulla crescita della popolazione islamica in Europa, nel caso l’immigrazione prosegua ai livelli attuali, parla di una islamizzazione che renderà il nostro continente una sorta di propaggine del mondo afroislamico:



E’ guerra demografica: il piano per eliminare il popolo italiano

Sono usciti i dati ISTAT sulla natalità per il 2018. Questo prospetto Salvini lo dovrebbe incorniciare e appendere in camera. Guardarlo in prospettiva come un incubo da non rendere reale, ogni mattina al risveglio: Perché su questi numeri si gioca il nostro futuro. L’impatto che le sue politiche avranno su questi numeri, deciderà se, tra …




Ma anche nel caso di ‘immigrazione zero’, la natalità loro e la denatalità nostra significherà il quasi raddoppio della popolazione islamica in Europa e il raddoppio in Italia:

Muslims in the EU, Norway and Switzerland in 2050: zero migration scenario

Amount of growth in Europe's Muslim population depends on future migration


Questo significa che oltre al blocco dell’immigrazione e uno stimolo mirato agli italiani di sangue per la natalità, è necessario (anzi urgente) un piano di rimpatrio degli immigrati islamici già presenti in Europa e in Italia. Non ci sono alternative. Altrimenti saremo ospiti a casa nostra. Perché già l’8 per cento della popolazione, significa un partito che può imporre una visione islamica della società alla coalizione di cui fa parte.

Invece il governo abusivo lavora per accelerare questa sostituzione etnica in corso:


La Camera abusiva approva i decreti Boldrini: frontiere abolite

La Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo sul Decreto Sicurezza con 298 sì e 224 no. Il decreto abroga ogni forma di difesa dei confini. Tra le altre cose ripristina il permesso umanitario agli spacciatori nigeriani, toglie le multe alle navi negriere delle ONG e accelera il percorso per la cittadinanza …





La terza guerra mondiale è demografica.

Già oggi, a Milano c’è una scuola così piena di figli di immigrati, che le famiglie italiane della zona sono in fuga, iscrivono i figli altrove. E hanno ragione. Non solo. A dare l’allarme anche alcuni genitori di origine sudamericana che “a casa hanno sentito i loro figli parlare in arabo”, ha spiegato una docente che vuole mantenere l’anonimato.

La scuola è l’Istituto comprensivo Fabio Filzi di Milano, nel quartiere Corvetto, già al centro di problemi di dis-integrazione e criminalità.

“I genitori italiani si rifiutano di iscrivere i loro figli qui – ammise il preside, Domenico Balbi – tanto che effettivamente non riusciamo a formare un numero adeguato di prime classi nella Primaria”.

Secondo i dati presentati dal Politecnico, gli alunni stranieri a Milano oggi sono il 25% alla primaria e il 18 per cento alle scuole medie, “ma la distribuzione varia molto dal centro alle periferie dove gli stranieri arrivano all’80%”. Al Fabio Filzi, nella 1/a A, “su 26 bambini, 22 sono stranieri, di origine straniera o italiani con un genitore straniero”.


Ci stanno invadendo. A Milano, che è l’epicentro della transizione demografica in corso, il 25% dei futuri residenti è straniera. Significa che presto, con questi ritmi, saranno la maggioranza. Dobbiamo fermarli. E’ nostro dovere fermarli. Prima di diventare stranieri in casa nostra, prima che i nostri figli tornino a casa parlando arabo.







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