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FORZA NUOVA, FIORE IN CELLA CON UN POSITIVO: “È ATTENTATO A SUA VITA”, SEQUESTRO DI STATO
DICEMBRE 28, 2021
Già è ridicolo che sia in carcere per una passeggiata alla Cgil montata ad arte dagli stessi media che mentono su tutto, senza contare che neanche è entrato personalmente. E’ poi vergognoso che non sia ai domiciliari, visto che la detenzione dovrebbe essere per reati ben più seri in attesa di processo.
E’ un sequestro di Stato. Lo stesso Stato che ha fallito su tutta la linea con il covid. Oggi duecento morti.
“Un uomo detenuto nella cella del carcere di Poggioreale, dove è recluso Roberto Fiore, è risultato positivo al Covid 19. Il che, considerate le patologie del presidente di Forza Nuova già compiutamente certificate nella relazione medica della professoressa Carmela Rescigno (ipertensione arteriosa resistente a terapia farmacologica ed obesità) e ignorate totalmente dalla Procura e dal Gip del Tribunale di Roma, significa un attentato alla sua vita”. Lo dice all’Adnkronos l’avvocato Nicola Trisciuoglio, legale del leader di Forza Nuova recluso nel carcere campano per la manifestazione del 9 ottobre scorso culminata nell’assalto alla sede della Cgil.
“Nel superiore interesse della tutela della salute di Fiore e, quindi, a tutela della sua vita – annuncia – domani presenterò nuova istanza al Gip per la concessione dei domiciliari. Adesso il Segretario di Forza Nuova rischia la morte. Ho interessato personalmente il Garante dei Detenuti del Comune di Napoli Pietro Ioia e avvertito il Garante dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello. Unitamente alla professoressa Carmela Rescigno chiederemo un incontro ad horas con il Direttore Sanitario della struttura carceraria. In queste condizioni non è monitorabile il paziente all’interno del carcere per le sue gravi patologie su cui va ad incidere l’eventualità concreta del contagio. Ognuno deve in questo momento assumersi le proprie responsabilità, anche quella di tramutare una misura custodiale massima in una condanna a morte. La permanenza di Fiore all’interno della struttura circondariale di Poggioreale – incalza l’avvocato – è un attentato alla vita”.
In Italia scassano le palle con Zaki e compagnia, ma anche noi abbiamo i nostri prigionieri politici.
Lo stanno assassinando.Dà troppo fastidio a qualcuno.