FACEBOOK CENSURA FOTO CORRIERE: INFORMAZIONI FALSE SU DISTANZIAMENTO E MASCHERINE
DICEMBRE 30, 2021
I giornali di regime sono solo dei piccoli Saruman. Il vero padrone che decide la Verità è Sauron. Detto che il ‘raffreddorizzarsi’ del virus è l’ennesima stupidaggine di alcuni virologi – un virus che infetta 100mila persone al giorno, anche se fosse la metà letale di un altro che ne infetta 10mila sarebbe comunque più pericoloso – e che i vaccini non immunizzano neanche dopo la terza dose, chissà se i servi si renderanno conto che il padrone lascia loro solo un po’ di corda in più rispetto ad altri che non si piegano. Ma che è pronto a tirarla quando vuole.
La mannaia della censura ottusa di Facebook cala, indirettamente, sul Corriere della Sera una cui foto, utilizzata per illustrare un articolo del quotidiano in cui si parla del virologo Guido Silvestri, non piace agli occhiuti moralizzatori di Zuckerberg. Che, quindi, rimuovono l’intero articolo dal Social. Con questa motivazione: “Abbiamo rimosso un post con false informazioni sul Covid 19. Le informazioni false erano contenute in una foto”.
E, poi, Facebook spiega “perché lo abbiamo rimosso”: “Non permettiamo informazioni false sul distanziamento interpersonale o sulle mascherine che potrebbero spingere le persone a non seguire queste pratiche”.
Foto del Corriere della Sera rimossa da Facebook
Il 24 dicembre il Corriere, sotto la testatina rossa “Esclusiva” pubblica, a firma dello stesso Silvestri, un articolo dal titolo “Il post su Facebook. Il prof Silvestri: “letalità di Omicron molto più bassa rispetto alla Delta” che è la tardiva scopiazzatura di quanto uscito sugli altri media due giorni prima.
Il 28 dicembre il Corriere affida al corrispondente da New York, Massimo Gaggi, l’incarico di risentire, di nuovo, Silvestri che vive negli Stati Uniti. E, a corredo del pezzo dal titolo “L’immunologo Silvestri: «Il Covid sembra raffreddorizzarsi ma non per chi è senza vaccino»”, il Corriere pubblica una foto che farà andare su tutte le furie i censori di Facebook.
Ritrae un uomo e una donna che camminano, affiancati e non troppo distanti, indossando la mascherina, forse all’interno di un aeroporto.
A quel punto l’articolo viene ripreso sui Social. E un prete lo condivide sulla pagina del professor Silvestri. Ed è lì che Facebook cala la mannaia: “Non permettiamo informazioni false sul distanziamento interpersonale o sulle mascherine che potrebbero spingere le persone a non seguire queste pratiche”.
“Facebook diventa il Ministero della Verità. – dice il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Editoria, Federico Mollicone. – Ancora una volta rimuove contenuti, anche giornalistici, senza adire le dovute sedi ordinistiche e giudiziarie. Non è immaginabile la rimozione di un contenuto sui social per “distanziamento sociale violato” su una foto. Siamo ai limiti del Ministero della Verità”.
ma fbuc è in mano alle milizie tastieristiche laureate su google e in sgienzieh polodicheh degli sgienziati di oooooppeeenn-po-poro.po.po.po!