martedì 28 dicembre 2021

LE RESTRIZIONI ORAMAI SERVONO SOLO A DISTRARRE GLI ITALIANI DAGLI ATTACCHI ISLAMICI E AFROISLAMICI, ANCHE A TORINO UN ALTRO ATTACCO ISLAMICO E AFROISLAMICO E' STATO FATTO.....SOLO QUANDO GLI ISLAMICI E GLI AFROISLAMICI ENTRERANNO NELLE CASE DEGLI ITALIANI IN MASSA, QUEST'ULTIMI SI ACCORGERANNO CHE CAZZATA HANNO FATTO, MA SAR'A TROPPO TARDI




TORINO, SPACCIATORI AFROISLAMICI E DROGATI IRROMPONO IN CHIESA: PRESTO DIVENTERÀ UNA MOSCHEA

DICEMBRE 27, 2021









































Per i parrocchiani e i religiosi della chiesa Maria Regina della Pace, situata nel cuore del quartiere Barriera di Milano, è stata una vigilia di Natale che di pace ne ha vista ben poca. Per la seconda volta nel giro di qualche settimana la chiesa è stata vittima dell’ennesimo attacco da parte dei pusher che come è noto stazionano nei pressi dell’edificio religioso situato tra via Malone, corso Giulio Cesare, via Sesia e corso Palermo.


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Il 24 dicembre al termine della messa delle 18 un uomo si è introdotto all’interno dell’edificio religioso importunando alcuni dei fedeli presenti chiedendo qualche spicciolo per comprarsi la droga. In seguito ha cercato prendere la via della canonica, ma è stato immediatamente allontanato dal parroco Don Luca Votta, il vicario parrocchiale Don Giuliano Naso e il sacrestano. Il tossico ha poi aspettato i tre sul sagrato, ha tirato fuori dalla tasca un punteruolo con il quale li ha minacciati e non contento li ha insultati a più riprese. Fortunatamente l’episodio si è concluso senza conseguenze: terminato l’atto intimidatorio l’uomo si è allontanato dalla chiesa a mani vuote.

Anche dopo la messa delle 22 un’altra persona si è appostata all’ingresso della chiesa, per attendere i fedeli al termine della funzione religiosa, e anch’egli con insulti e minacce pretendeva del denaro per acquistare la droga. Si tratta di due gravi episodi avvenuti uno di seguito all’altro nel giro di qualche ora, per di più proprio nel giorno della vigilia di Natale.

Intervistato dal quotidiano “La Stampa” Don Votta ha sottolineato che non si tratta della prima volta che una situazione del genere si verifica all’interno o all’esterno della chiesa. Inoltre ha affermato di conoscere di vista il primo aggressore, ma ha avuto parole di compassione sia per lui che per tutti i tossicodipendenti che bazzicano nella zona definendoli “vittime attratte da chimere sbagliate“. Chimere che hanno il nome di sostanze stupefacenti e il cui mercato è molto fiorente in questo quartiere. Ma allo stesso modo il parroco ha definito vittime gli abitanti del quartiere, vessati e intimiditi sia dai tossicodipendenti che dagli spacciatori.

Poche settimane fa anche alcuni ragazzi dell’oratorio e alcuni animatori erano stati minacciati dai pusher perché accusati di aver filmato lo spaccio che avviene nei pressi di corso Palermo, più precisamente nel giardinetto situato all’angolo con via Sesia. E non contenti avevano lanciato delle bottiglie di vetro contro la facciata della chiesa: un atto intimidatorio con l’intento di far capire chi comanda in quel fazzoletto di quartiere letteralmente abbandonato dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine. Inoltre non va dimenticato che proprio in quel punto gli spacciatori hanno distrutto da tempo una delle telecamere per il pattugliamento del territorio installate dalla Questura. Telecamera che per scelta, disattenzione o addirittura menefreghismo non è più stata ripristinata.

Presto la chiesa diventerà una moschea. I residenti del quartiere italiani sono sempre più vecchi, le case popolari finiscono a famiglie di maghrebini. I figli spacciano e i genitori riscuotono il reddito di cittadinanza.






Che bel presepe che ci prospettano. Dopo il Gesù bambino sarà “italiano” che veramente costretto alla fuga, perché casa sua non è più sua. Ammesso che del presepe ci ricorderemo ancora qualcosa….




 

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