TERAPIE INTENSIVE OLTRE SOGLIA CRITICA: TUTTA COLPA DI DRAGHI
DICEMBRE 27, 2021
Altro che ‘asintomatico’, Omicron sta riempiendo gli ospedali nonostante il vaccino. Questo è facile da spiegare: è molto peggio una variante che infetta 100mila persone al giorno e ne uccide lo 0,1%, rispetto ad un’altra che ne infetta mille e ne uccide l’1%. Il ‘dramma’ covid non è la gravità della malattia, ma la sua contagiosità. E’ un virus poco virile, tipico di questa società decadente.
Alla lunga Omicron causerà un lockdown di fatto. Questo perché Draghi e il suo governo hanno lasciato le frontiere spalancate.
Le terapie intensive in Italia oltre la soglia critica. E’ il dato di oggi sulla gestione dell’emergenza covid negli ospedali. E’ stata inoltre raggiunta la soglia critica del 15% per l’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari.
La media nazionale dell’occupazione di pazienti Covid-19 dei posti letto nei reparti di rianimazione è salito dal giorno di Natale al 12%, 2 punti percentuali sopra il livello del 10%, considerato critico. Si conferma così un costante aumento, dopo che il 14 dicembre si era toccata la soglia del 10%, salita all’11% il 17 dicembre, e al 12% il 25 dicembre.
Gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas), per quanto riguarda le diverse aree del paese, registrano ben 13 tra Regioni e Province autonome che sforano la soglia del 10%. Al primo posto la Provincia di Trento con il 22% di occupazione, seguita da quella di Bolzano e dalla Liguria, entrambe al 19%.
Il Friuli Venezia Giulia registra il 17%, seguito da Veneto e Calabria con il 16%, Marche (15%), Lazio e Piemonte (14%), Toscana (13%), Abruzzo, Lombardia ed Emilia Romagna al 12%. In bilico l’Umbria, che si posiziona proprio sulla soglia del 10%.
Inoltre, nella giornata di ieri la media nazionale di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari è salita di un punto percentuale dal 14% (valore che era rimasto stabile dal 22 al 25 dicembre) al 15%. Nel dettaglio ‘geografico’, sono 9 le Regioni e Province autonome oltre soglia, con la Valle d’Aosta al primo posto con una percentuale doppia rispetto al valore massimo, pari al 30% di occupazione. A seguire, la Calabria al 28% e la Liguria al 27%.
Il Friuli Venezia Giulia ha un’occupazione del 22%, seguito a ruota dalle Marche al 21%, dal Veneto al 18%, Sicilia e Piemonte (17%). In bilico Lazio e Provincia autonoma di Bolzano che sono ‘ferme’ sul 15%.
Accoglioni per mestiere , non hanno bloccato i cinesi 2 anni fa, non hanno chiuso l anno passato , non chiuderanno quest anno, sono hanficappati nel dna, non ce nulla da fare… sono peggio della peste