martedì 29 ottobre 2019

E’ OPERATIVO IL DECRETO LIBICO ANTI-ONG








E’ OPERATIVO IL DECRETO LIBICO ANTI-ONG






Le organizzazioni non governative “interessate a collaborare nella ricerca e salvataggio marittimo devono presentare una preventiva domanda di autorizzazione alle autorità libiche a cui sono obbligate a fornire periodicamente tutte le informazioni necessarie, anche tecniche relative al loro intervento”. E’ quanto si legge agli articoli 5 e 6 del decreto emesso dal Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico, in merito al “trattamento speciale delle organizzazioni internazionali e non governative nella zona libica di ricerca e salvataggio marittimo” dei migranti.
Il decreto è stato inviato anche in Italia ed è già operativo dato che nell’articolo 19, l’ultimo, si stabilisce che “il presente decreto entra in vigore dalla sua data di emissione”.
L’Articolo 18 dello stesso decreto, in merito al “trattamento speciale delle organizzazioni internazionali e non governative nella zona libica di ricerca e salvataggio marittimo” dei migranti, prevede il ritiro dell’autorizzazione di cooperazione, senza poterne avere un’altra e cancellazione del nome dell’Ong. “In caso di violazione del presente accordo – recita l’Articolo – sarà ritirata l’autorizzazione di cooperazione rilasciata all’organizzazione che opera nell’area, verrà cancellato il nome dell’organizzazione e non sarà concessa un’altra autorizzazione in caso di ripetizione delle violazioni degli obblighi del presente accordo”.


VOX ne aveva parlato a inizio ottobre:




Mentre il governo del ribaltone apre i porti alle Ong, il governo di Tripoli chiude le sue acque. Il presidente libico Al Serraj ha infatti firmato un durissimo decreto sulle «regole di comportamento relativo al lavoro delle organizzazioni internazionali e non governative nell’area Sar libica».



Intanto, il governo tedesco punta alla stesura di un “codice di condotta” per le Ong impegnate nei salvataggi nel Mediterraneo. A farlo sapere è stato il ministro dell’interno di Berlino, Horst Seehofer, che per questo intende incontrare le organizzazioni non governative per trovare “ragionevoli soluzioni”: le ong, ha spiegato, svolgono una “funzione importante” ma non devono aiutare “indirettamente l’attività degli scafisti”.






















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