IL TELECRONISTA: “GIOCATORI NERI NELL’ITALIA, CI SI DOVRÀ ABITUARE”
IL TELECRONISTA: “GIOCATORI NERI NELL’ITALIA, CI SI DOVRÀ ABITUARE”
La partita dell’Italia nell’esordio del Mondiale U17 è un tema di discussione in Argentina e nei media immigrazionisti, dopo un commento normale pronunciato da Gaston Recondo, noto giornalista televisivo attualmente impegnato nella copertura della rassegna mondiale in corso in Brasile.
“Dei neri che giocano con l’Italia. Ormai bisognerà abituarsi anche a questo”, ha esclamato Recondo dallo studio di TyC Sports mentre sullo schermo scorrevano le immagini dei due gol realizzati da tal Wilfred Gnonto contro le Isole Salomone, ala fine sconfitte per 5-0.
No, Gaston, non ci abitueremo mai.
Ma sono bastate queste normali parole a scatenare gli invasati dell’integrazione, secondo cui sarebbe normale un’Italia con 11 africani in campo, un Giappone con 11 argentini e un’Argentina con 11 cinesi.
Perfetto, basta che evitiate di chiamarle Italia, Giappone e Argentina.
Che dietro tutto questo ci sia un progetto, lo dimostra l’infatuazione dei giornali ‘sportivi’ per i neri che si trovano a gareggiare per l’Italia in qualunque sport. Un’ossessione che rasenta il fanatismo. Con punte di ridicolo.
Nasi, odiati per il colore del loro naso da millenni. Che colore avrà mai sto naso per renderli così antipatici…
Nasi, nasi, sempre nasi…
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/28-10-2019/liliana-segre-non-abituiamoci-buu-razzisti-stop-odio-sport-350641870754.shtml