giovedì 31 ottobre 2019

PER LA SEGRE ANCHE LA CROCE È UN SIMBOLO D’ODIO






PER LA SEGRE ANCHE LA CROCE È UN SIMBOLO D’ODIO







Durante la fiducia al , : “Il ricorso all’utilizzo di simboli religiosi a me fa effetto, è un farsesco e pericoloso revival del ‘Gott mit uns’(motto nazista)”
Ovvero,come banalizzare l’Olocausto,dopo aver già paragonato i ai deportati nei lager.


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1) Quale olocausto?
2) Accontentare la vecchia e bandire TUTTI i simboli e le manifestazioni religiose da luoghi non deputati alla maniera del Kemalismo – stai in divisa solo sul luogo di lavoro e se ti becco in divisa o con la kippah in giro sono bastonate.
3) GOTT MIT UNS!




La croce e’ effettivamente un simbolo d’odio, poiche’ rappresenta lo strumento attraverso il quale gli Ebrei mandarono al supplizio Nostro Signore Gesù Cristo. Da buon cristiano sono fiducioso che quella croce, che assicura redenzione e perdono a chiunque si abbandona a Cristo, in eterno inchiodera’ gli Ebrei al crimine aberrante di non aver riconosciuto il Messia. Sempre gli Ebrei saranno perseguitati finché non invocheranno il perdono di Dio.


Vi faccio un copiaincolla di uno spezzone del discorso dell’ebrea del 10 settembre quando cita una sua (particolare) democrazia, dove nessuno può dire ciò che pensa, come abbiamo visto dai successivi discorsi della mignotta mai eletta che ruba da decenni il pane al popolo. Alla fine invoca i partigiani assassini, come ancora di salvezza e una (aimé) calpestata e vituperata costituzione. Che mostro!!!
“Occorre ripristinare un terreno di valori condiviso nella difesa costante della democrazia e dei principi di solidarietà nati dalla Costituzione e dalla Resistenza”.


Veramente “Gott mit uns” (Dio con noi) era il motto dell’Impero Tedesco, quello degli Hohenzollern, non della Germania nazista.



Questo motto ha natali molto lontani tuttavia ha la caratteristica di emergere dalla polvere di tanto in tanto, nel periodo della seconda venne inciso sulle fibbie intorno alla svastica come rafforzativo, casomai ce ne fosse stato bisogno, della legittimità del lavoro svolto.



Non mi interessano accuse antiebraiche più o meno strampalate che non c’entrano nulla. Qui si tratta di una signora, più o meno rispettabile a seconda dei punti di vista, che ha detto un’emerita str….. e su questo va maltrattata.
La DC ha esibito quella croce per cinquant’anni e a nessuno, neppure a costei, è venuto in mente un simile accostamento. La sua è polemica strumentale anti-Salvini, tanto per cambiare, visto che il suo scranno a pagamento gliel’hanno dato proprio i suoi accoliti dem. Proprio vero che chi va con lo zoppo impara a zoppicare


Una persona eccezionalmente ruba magari perché ha fame, persino una prostituta guarda, se ha buoni motivi può essere compresa ma in questo caso parliamo di una arpia che tutti i mesi prende un mare di soldi paragonati allo stipendio di un povero operaio, senza che il popolo si sia mai espresso in merito. Inoltre, come possiamo sentire dai filmati, ci vuole privare di libertà inalienabili e questo non si può e non si deve tollerare. Le signore vanno a fare shopping tranquille, si occupano del loro aspetto per essere gradevoli a gli occhi del marito o del fidanzato, questa è una bastarda fanatica europeista, ha abbracciato con i suoi compagni di merenda l’intento di sterminarci sicuramente con un desiderio patologico di rivalsa. Io dico: combattiamola!



La solita polemica contro elementi identitari. Per quanto mi riguarda credo che la Croce come qualsiasi altro simbolo religioso è opportuno tenerla nel proprio privato e nel proprio cuore, mentre in pubblico dovrebbe campeggiare la Bandiera, ed uno stemma nazionale come lo Stellone d’Italia o una bella aquila. Ma altresì, credo sia opportuno, in questo momento storico, non rinunciare ai simboli religiosi cristiani perché aprirebbe solo la strada ai musulmani, nient’altro, ed in fondo è questo che vogliono. Una società atea come forse vorrebbe la Segre non ci sarà mai, è instabile e finisce per crollare soppiantata da qualcosa di dogmatico, già ora con la società tollerante verso tutti stiamo inclinando pericolosamente verso le religioni più forti che tutto sono tranne che tolleranti. Questa è la realtà, credo la Segre dovrebbe riconoscere che anche se lei ormai è troppo anziana, probabilmente, per vedere gli effetti devastanti di società europee sempre più dominate da fratelli musulmani et similia, questo lascito verso il futuro è una mela avvelenata per cui in tanti saranno maledetti postumi. Per non aver fermato la valanga quando era possibile o addirittura per averla innescata e favorita. L’odio accumulato in decenni di lotte tra israeliani e arabi finirà per riversarsi, come già accade, verso gli ebrei europei, e la stessa Israele come entità statale non ha alcuna possibilità di esistere in un mondo dove l’Occidente è inerme o addirittura talmente stravolto etnicamente da essere alleato con i paesi arabi perché anche gli stati occidentali diverranno ‘arabi’. E’ una grande domanda a cui non riesco a trovare risposta sul perché alcuni ebrei non si rendano conto del pericolo sia personale, che nazionale dello stato di Israele, che incorrano con la progressiva islamizzazione della società europea.




Perché loro saranno nell’Olimpo, in una zona intoccabile saremo noi quelli esposti, noi in prima linea. La Segré si sta occupando che le fasi del piano kalergi, previsto minuziosamente, prosegua cadenzato, noi perdiamo i nostri diritti che cadono giorno dopo giorno come birilli, ma al tempo stesso, gli invasori ne acquisiscono sempre di nuovi sino che noi saremo schiavi al loro servizio, quei pochi che avranno la bontà di risparmiare. La mefistofelica dottrina a cui fa capo la Segré e dicono altri 300, prevede non solo la perdita di beni, libertà ecc ma anche uminilazioni psicologiche perché noi siamo consci di quello che ci stanno privando ma per una ragione che ancora mi è oscura nessuno si ribella.



umiliazioni naturalmente



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