martedì 29 ottobre 2019

ALTRO CHE SCAPPANO DALLA GUERRA O DAI PROBLEMI LEGATI ALLA SOPRAVVIVENZA, QUESTI SCAPPANO PER EVITARE IL SERVIZIO MILITARE.


CURDI QUI PER EVITARE MILITARE: L’ULTIMA FREGATURA






I media di distrazione di massa iniziano con la ‘cantilena curda’. Già iniziata in occasione di uno sbarco avvenuto il giorno dopo l’offensiva turca, in chi curdi iracheni partiti il mese prima dalla Turchia vennero spacciati per curdi siriani in fuga da Erdogan.
Ora:
Il flusso di profughi curdi verso l’Europa rischia di subire un’impennata per gli sconvolgimenti in atto tra la Turchia e la Siria. L’attesa di una ‘ondata’ migratoria è infatti ritenuta scontata nella comunità curda residente in Italia – concentrata in una decina di città tra cui Milano e Varese – e anche tra attivisti ed esperti di asilo politico. “I turchi ci mandano a combattere contro la nostra gente – spiega uno di loro – E’ una crudeltà orribile, e noi disertiamo e lasciamo il Paese nei doppifondi dei camion. Meglio che ammazzare i nostri fratelli”.

A scappare non ci sono infatti solo i curdi siriani, costretti a lasciare i propri insediamenti, ma anche molti giovani curdi che vivono in Turchia. “Sostengono – spiega Milena Ruffini, avvocato di Busto Arsizio (Varese) esperta in diritto dell’immigrazione – che i turchi li reclutino inviandoli a combattere nelle zone di origine”. Su Internet si raccontano già casi in cui amici, o parenti, si sarebbero sparati e uccisi portando due divise diverse.
Il problema di ospitare ‘comunità straniere’ è che fanno da richiamo. Con l’ausilio di avvocati prezzolati. E di media al soldo di chi vuole più immigrati.
A noi risulta che l’offensiva turca sia terminata con l’accordo di una striscia di sicurezza tra Turchia e Kurdistan siriano. Se poi i curdi turchi non vogliono fare il militare in Turchia, possono sempre trasferirsi nel Kurdistan iracheno, regione di fatto indipendente dell’Iraq e ricca di petrolio. Ma lì dovrebbero mantenersi.









Nessun commento:

Posta un commento