lunedì 31 agosto 2020

 BREAKING NEWS, CORONAVIRUS, INVASIONE

CELIO, I TRE IMMIGRATI INFETTI CHE HANNO PRESO A MORSI MILITARI ERANO GIÀ FUGGITI: HANNO IL ‘PERMESSO UMANITARIO’

 







Non era la prima volta. I tre immigrati positivi al Covid, ora piantonati in un’ala del Policlinico militare del Celio dopo aver sfasciato la struttura e preso a morsi militari e medici ferito un medico erano già fuggiti dalla quarantena:


Africani positivi scatenano il caos: mordono militari e distruggono tutto per fuggire da ospedale militare

La situazione “è sotto controllo” ha detto Lamorgese. Non è così. Panico nel pomeriggio all’ospedale militare del Celio a Roma. A quanto scrive l’agenzia Adnkronos, tre nigeriani, due donne e un uomo, ricoverati da qualche giorno nel nosocomio perché positivi al Covid, hanno scatenato il finimondo nella struttura, dando prima in escandescenze e poi aggredendo, 




Quando erano ancora ospitati in un centro di accoglienza a Grottaferrata, infatti, erano fuggiti nonostante la positività al nuovo coronavirus e il rischio di diffondere il contagio.

I tre immigrati sono due donne, titolari di protezione internazionale, e un uomo con il permesso di soggiorno per casi speciali. Il 17 agosto, dopo aver provato a scappare dal centro di accoglienza di Grottaferrata, vengono scortati al Celio da due volanti della polizia. Sono positivi al Covid e il Viminale è al Policlinico militare che invia gli stranieri senza fissa dimora o impossibilitati a rimanere isolati nella struttura che li ospita. Prima di entrare nel centro militare, riporta il Messaggero, addosso all’uomo viene trovato un punteruolo di 20 centimetri. Poi i tre restano lì, piantonati delle forze dell’ordine. La quarantena scorre quasi normalmente fino al 28 agosto, venerdì scorso, quando i tre nigeriani tentano nuovamente la fuga. Bloccati, sfondano i mobili, mordono un medico e cercano di sequestrare un ragazzino. Sono lunghi momenti di panico. C’è il pericolo che qualcuno si faccia male o che la situazione precipiti. Poi i militari e il personale del Celio riescono a sedare gli animi.

Ora i tre immigrati sono bloccati in un’ala della struttura, separata dagli altri ospiti. Dopo i fatti di venerdì scorso sono stati denunciati a piede libero. Non solo per la tentata fuga dalla quarantena obbligatoria (l’ultima volta avevano incassato una denuncia per epidemia colposa), ma anche per danneggiamento, resistenza e lesioni.

Ospitiamo un’orda di criminali.








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