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IL VIRUS ARRIVA SUI BARCONI: IL 10 PER CENTO DEI CLANDESTINI È INFETTO
In particolare, in Sicilia, spiegano fonti del Viminale, dal 1 giugno sono stati effettuati 6.371 tamponi ai migranti sbarcati, per una percentuale di positivi pari al 3,98%.
Questo dato, riferito ai soli tamponi effettuati, differisce da quello presentato nell’articolo ed estrapolato dall’incidenza dei clandestini infetti sul totale dei contagiati. Il motivo lo spieghiamo in un articolo successivo.
Ma fingiamo che lo siano. Diciamo che, davvero, gli infetti siano clandestini in 4 casi su 1000. Bene: sebbene gli sbarchi siano stati da record, tra luglio e agosto gli sbarchi sono stati circa undicimila.
Questo significa che un universo di undicimila individui, i clandestini sbarcati, avrebbe generato quattro contagi ogni mille. Inutile dire che è un’enormità visto visto il numero dei clandestini sbarcati in questo periodo rispetto ai residenti in Italia non è certo del 4 per mille: gli 11.000 sbarcati sono infatti lo 0,018 per cento rispetto ai residenti ma generano lo 0,4 per cento (4 per mille) dei contagi. In pratica, se incontri un clandestino hai venti volte in più di probabilità di incontrare un infetto rispetto ad un italiano. E sono esclusi gli immigrati residenti in Italia.
Quindi ha ragione Salvini: il virus arriva sui barconi. E il Fatto Quotidiano scrive bufale.
E se prendiamo il loro dato di 1.218 immigrati infetti (e si parla solo dei clandestini) sul totale degli sbarcati, il dato è ancora più clamoroso. Proporzionalmente, sarebbe come se parlassimo di alcuni milioni di italiani contagiati da marzo ad oggi.
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