venerdì 1 novembre 2019

OSPITIAMO 96.862 IMMIGRATI IN HOTEL: PER LAMORGESE NON C’È INVASIONE








OSPITIAMO 96.862 IMMIGRATI IN HOTEL: PER LAMORGESE NON C’È INVASIONE

 








In una delirante intervista sul giornale di fumetti Repubblica, il ministro dell’Interno abusivo Lamorgese attacca Salvini: “Non c’è alcuna invasione”.
Ma Ottobre si conclude con un nuovo record per il governo del ribaltone. Sbarchi raddoppiati anche in un mese solitamente tranquillo: 2.015 i clandestini scaricati quest’anno contro i 1.007 lo scorso anno.
Da quando la ex sinistra è tornata al governo, due mesi, sono già sbarcati 4.500 clandestini. Tanti quanti ne erano arrivati con Salvini erano arrivati in 8 mesi.
Tenendo anche conto che Salvini era ministro durante i mesi tradizionalmente peggiori, quelli estivi, con il nuovo governo gli sbarchi sono quasi QUADRUPLICATI.
L’unica nota positiva, che dipende dal crollo degli sbarchi dei mesi scorsi e dai decreti Salvini che hanno cancellato migliaia di finti profughi:

Centoquarantamila finti profughi che vivevano alle spalle dei contribuenti, scovati grazie a Salvini. Questo sì che è un recupero di risorse per finanziare lo stato sociale. E’ l’effetto dei decreti sicurezza entro il 2020. Il dato emerge dal Dossier statistico immigrazione 2019 del Ovviamente, essendo un centro studi xenofilo, l’analisi si lamenta dell’emersione di questi.




E’ che continua a diminuire il numero di fancazzisti in hotel a spese dei contribuenti. Calo che però rallenta ‘grazie’ ai nuovi sbarchi:






Con Salvini sono stati cacciati dagli hotel oltre 75 mila finti profughi. E altri 75 mila erano sulla via: ma il Pd vuole abrogare i decreti Salvini, proprio per interrompere questa emorragia di clienti delle proprie coop.





++ 🔴LE BUGIE DEL GOVERNO DELL'INVASIONE! FACCIAMO GIRARE! ++

Il ministro Lamorgese dimostra di non conoscere nemmeno i dati ufficiali del Viminale affermando che gli sbarchi sono aumentati solo a settembre.
Visualizza l'immagine su Twitter






Non vedo immigrati ma solo clandestini.


Certi dipendenti pubblici dovrebbero essere congedati con disonore dalla pubblica amministrazione, coloro che si prestano a provvedimenti volti a danneggiare il popolo italiano o modificarne la struttura. Mi ricordano a parti invertite, i vari ministri ed ufficiali civili e militari tedeschi nella loro tiritera: ho solo obbedito agli ordini. Scaricando interamente la responsabilità su un uomo ormai morto che non poteva più risponderne. Ciò peraltro era confacente allo spirito tedesco prussiano, oggi lo è meno. Ma non fu sufficiente ad evitargli pene di vario grado. Chi viene stipendiato, a qualunque titolo, fosse anche un bidello deve prestare giuramento alla bandiera e sulla costituzione (un’altra possibilmente o pesantemente modificata che metta la nazione al centro dell’interesse statale), deve farlo seriamente, non superficialmente e tra risolini di chi quel giuramento lo deve ricevere per giunta, e chi viola tale giuramento deve essere licenziato e perseguito a norma di legge. Chi non se la sente per le sue convinzioni ideologiche non deve far parte dei ranghi statali, faccia il negoziante o l’imprenditore o il professionista o altro. Nel privato, se si detesta una certa ditta non si va ad elemosinarne un posto di lavoro con l’obiettivo di farla fallire. A meno che non si stia già lavorando per un’altra società concorrente.

Nessun commento:

Posta un commento