domenica 30 giugno 2019

FRANCIA INSULTA: ​”ITALIA ISTERICA SUI MIGRANTI”, SALVINI: “TE LI MANDO A MARSIGLIA”



FRANCIA INSULTA: ​”ITALIA ISTERICA SUI MIGRANTI”, SALVINI: “TE LI MANDO A MARSIGLIA”





Macron contro Salvini: “Porta avanti la strategia dell’isteria”. Il vicepremier italiano: “I prossimi barconi verso Marsiglia”


“Ci dispiace vedere che stiamo arrivando a questa situazione perché il governo italiano sta sfortunatamente scegliendo una strategia dell’isteria su argomenti che ovviamente sono molto dolorosi”, ha detto la portavoce, Sibeth Ndiaye. “È importante ricordare che la Francia, come l’Unione europea, è stata solidale con l’Italia negli scorsi anni. Al culmine della crisi dei migranti che ha avuto luogo nel Mediterraneo, l’Italia ha beneficiato di circa un miliardo di euro in aiuti comunitari”.
Secondo la Ndiaye – nominata direttamente dal presidente francese – “Salvini strumentalizza politicamente traiettorie e fatti dolorosi affermando che la Francia e l’Unione europea non sono solidali”. “Questa strumentalizzazione quando parliamo di vite umane (la vita di persone che hanno attraversato condizioni estremamente difficili, che hanno viaggi terribili) non è assolutamente degna di Matteo Salvini”, ha aggiunto.
Parole a cui lo stesso Matteo Salvini ha prontamente risposto ribadendo quanto già detto stamattina: “Visto che il governo francese è così generoso (almeno a parole) con gli immigrati, indirizzeremo i prossimi eventuali barconi verso Marsiglia”, ha commentato il vicepremier. “La tattica è questa per creare l’incidente politico”, aveva spiegato oggi a La Verità il ministro italiano, “Ma la linea della fermezza paga. Da oggi una destinazione diversa c’è: il governo francese si è espresso per l’apertura di tutti i porti, quindi daremo indicazioni per mandare quelle navi in Corsica o a Marsiglia”.
No dai, la Corsica no, è italiana. Marsiglia sì.
Comunque, questa Ndiaye è proprio il motivo per il quale dobbiamo essere “isterici” sull’immigrazione.
E anche in Francia la maggioranza è “isterica” sull’immigrazione, solo che lo è diventate forse troppo tardi e non abbastanza.







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