domenica 30 giugno 2019

SEA WATCH, TERRORISTI UMANITARI: NESSUNA VOLONTÀ SPERONARE GDF




Sea Watch:nessuna volontà speronare GdF“E’ stata fatta una manovra in condizioni di estrema difficoltà, ma non c’è stato alcun atto criminale né la volontà di speronare la motovedetta o uccidere qualcuno, solo la necessità di
salvare delle vite”. Così uno dei legali di Sea Watch, Salvatore Tesoriero,
ha ricostruito la manovra che ha portato all’arresto di Carola Rackete.

“Non c’è stato alcun contatto” con la Gdf. Per Carola, ha ribadito, “c’era la
necessità di portare in salvo persone in condizioni estreme”. “E’ provata, ma
molto forte e lucida”.

Guardate in quali condizioni ‘estreme’ erano i clandestini:

I clandestini sbarcati nella notte dalla Sea Watch dopo lo speronamento della motovedetta della GdF, e ospitati nell’hotspot di Lampedusa, già ci prendono in giro. Affacciati dalla finestra ringraziano l’ong tedesca e in particolare la comandante Carola che ha forzato il blocco ed è entrata, dopo 17 giorni di stallo, nel porto dell’isola: “

La folle capitana ha schiacciato la motovedetta contro il molo, l’incapacità, in caso di un comandante, non è contemplata: significherebbe che non erano adatti a portare una nave in sicurezza.
Questa deve marcire in galera.














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