sabato 29 giugno 2019

ISLAMICI IN MARCIA VERSO L’ITALIA: “VOGLIAMO ANDARE A MILANO”



ISLAMICI IN MARCIA VERSO L’ITALIA: “VOGLIAMO ANDARE A MILANO” – VIDEO


A partire da lunedì prossimo partiranno i servizi di pattugliamento misto tra la Polizia di frontiera italiana e le forze dell’ordine slovene.
L’obiettivo: blindare la frontiera nelle provincie di Trieste e Gorizia, sul versante italiano, e di Koper e Nova Gorica, su quello sloveno. Che è sloveno per modo di dire.
Questo sarà l’ultimo tentativo per fermare la carovana islamica, prima di decisioni più drastiche: “Se non si riuscisse a interrompere il flusso d’ingresso via terra dalle frontiere orientali non escludiamo alcun tipo di intervento compreso quello di barriere fisiche”. Il muro di Salvini.
“Dopo aver chiuso i porti, riducendo gli sbarchi dell’85 per cento rispetto a un anno fa, ora sigilliamo le frontiere a est – spiega Salvini – dimostra la serietà delle nostre intenzioni: collaborare con altri paesi europei per fermare l’immigrazione clandestina è possibile”.

Si parla di 50mila clandestini pronti ad arrivare lungo la rotta balcanica, ma l’unico dato certo è che lo scorso anno sono passati in 25mila.
Nei primi mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 i clandestini penetrati dalla parte di Trieste sono quasi triplicati. Ma chissà quanti sono riusciti a non farsi intercettare.
Centinaia sono penetrati nelle ultime settimane. E noi abbiamo la frontiera sguarnita. Anzi: il pakistano che sfonda la frontiera, invece di essere imbarcato sul primo aereo verso Islamabad, basta chieda asilo e diventa ipso facto ‘richiedente asilo’.
E in Grecia vi sarebbero circa 70 mila clandestini pronti a mettersi in viaggio vero l’Italia e l’Europa occidentale attraverso la Bosnia. Lo ha denunciato il ministro della sicurezza bosniaco Dragan Mektic.
Secondo il ministro, il flusso giornaliero dalla Turchia verso la Grecia sarebbe di circa 300 clandestini, una situazione allarmante che espone la Bosnia-Erzegovina a seri problemi.
Nei primi due mesi del 2019, nell’area di Bihac e di Sarajevo, le autorità bosniache hanno individuato e posto sotto sorveglianza diversi clandestini originari dell’Afghanistan, cinque dei quali sono sospettati di avere legami col terrorismo islamico e un sesto col traffico di migranti e la criminalità organizzata. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Fena. Quattro sospetti, di età fra 23 e 34 anni, rappresentano una minaccia alla sicurezza del Paese, mentre per altri due si sta ancora cercando la conferma dell’identità in collaborazione con le agenzie di sicurezza internazionali e i paesi d’origine.
Intanto, la polizia slovena ha intercettato e bloccato nei giorni scorsi una ventina di clandestini che cercavano di entrare illegalmente nel Paese dalla vicina Croazia. Stando ai media locali, gran parte dei migranti – afghani, pachistani, iraniani – era nascosta su camion e tir diretti verso i Paesi Ue dell’Europa occidentale. Gli osservatori notano una crescente intensificazione dei flussi di migranti via terra lungo la direttrice balcanica, anche in considerazione delle miglioriate condizioni meteo e dell’aumento delle temperature.



“Milano, Milano!”.I pachistani lo gridavano in coro, alzando il dito all’islamica seduti sui binari della stazione ferroviaria di Sarajevo, da dove progettavano di partire per l’Italia:
Dubitiamo che queste pattuglie risulteranno decisive. Certo è un tentativo. Il PD, invece, semplicemente non li contava e li lasciava passare tranquillamente.
Una barriera, alta e bellissima, sarebbe la migliore soluzione, anche se piange il cuore un muro tra due terre italiane. Prima, sarebbe il caso di provare a schierare l’esercito, visto che lo teniamo al confine tra Libano e Israele.
























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