NAVE MADRE ONG SCORTA IN ITALIA 55 CLANDESTINI E LI AFFIDA ALLA ‘NOSTRA’ GUARDIA COSTIERA
NAVE MADRE ONG SCORTA IN ITALIA 55 CLANDESTINI E LI AFFIDA ALLA ‘NOSTRA’ GUARDIA COSTIERA
Delirante. Toninelli dorme. I trafficanti di Open Arms, a cui è vietato fare operazioni di ‘soccorso’, trovano casualmente un barcone carico di clandestini in acque di competenza maltese, e visto che non possono caricarli per il divieto delle loro autorità di bandiera e la chiusura dei porti italiani, che fanno? Lo scortano in acque di competenza italiane e lo affidano alla cosiddetta Guardia costiera italiana:
Il barcone con 40 migranti è stato scortato da @openarms_fund dalla zona SAR di #Malta a quella italiana, dove è stato preso in carico dalla @guardiacostiera.
Azione legale @matteosalvinimi? La GC è ancora sotto il controllo di @graziano_delrio? twitter.com/francescatotol …
Azione legale @matteosalvinimi? La GC è ancora sotto il controllo di @graziano_delrio? twitter.com/francescatotol …
C’è qualcosa che non va. Questa è una furbata indegna. Ed è indegno che la GC si sia prestata a questa sceneggiata, ma forse amerebbero farsi ‘speronare’.
Perché la scorsa settimana, la @guardiacostiera ha inseguito e sequestrato il peschereccio tunisino (“nave madre” quindi favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) e non lo ha fatto con @openarms_fund? twitter.com/francescatotol …
Hanno trovato un nuovo metodo: ora non li caricano più, li scortano come gli scafisti e poi chiamano la Guardia Costiera.
D’accordo, gli sbarchi sono crollati rispetto al 2017, prima di Salvini, di quasi il 97%, e anche rispetto al giugno dello scorso anno, quando Salvini aveva già iniziato a chiudere i porti alle Ong (Aquarius) sono crollati da 3.147 a meno di 1.200. D’accordo, quasi tutti gli sbarchi arrivano da altre rotte, come quella turca e sono tipici ed esclusivi del periodo estivo, quindi parliamo di sbarchi in un certo senso ‘residuali’. Ma se vogliamo azzerarli del tutto, dobbiamo permetterci di riportare indietro chi sbarca: un cazzo di nigeriano che va in Libia a pagare per farsi portare in Italia va imbarcato sul primo volo per la Nigeria. Non deve chiedere asilo e poi aspettare 2 anni in una sorta di centro accoglienza perché qualcuno scopra che non c’è una cazzo di guerra in Nigeria.
Va rivisto tutto. Ma capiamo che, con gli alleati che si trova e tutto il resto, Salvini sta già facendo miracoli. Con questo ‘ritmo’, alla fine dell’anno potremmo registrare il numero di sbarchi più basso di sempre, sicuramente il più basso da dieci anni a questa parte. Ma per azzerarli serve un salto di qualità.
Sempre con bene in mente che la vera emergenza sono i ricongiungimenti familiari, visto che oltre 200mila afroislamici arrivano così, ogni anno. E lo fanno ‘legalmente’. In questo caso basterebbe un decreto che abroga la legge. Non ci vorrebbe, molto, Salvini.
In precedenza:
Dopo aver rilevato la posizione del barcone, l’equipaggio della nave ha raggiunto i clandestini e li ha scortati nella Sar di competenza italiana, dove la Opena Arms ha avvisato le autorità del nostro Paese. La risposta è arrivata da Guardia di Finanza e Guardia Costiera. E ci sarebbe stato uno scontro verbale tra la motovedetta della Guardia di Finanza e l’equipaggio della Open Arms.
La motovedetta della Guardia di Finanza, secondo quanto riportato dalla ong a Repubblica, “avrebbe puntato la nave come per bloccarla. Si è avvicinata molto e ha urlato: ‘Mi metti la prua addosso?”.
Dopo lo scambio di battute la motovedetta della Guardia di Finanza si è avvicinata al barcone in avaria per prestare soccorso ai clandestini e trasbordarli. Dopo l’intervento delle Fiamme Gialle e della Gurdia Costiera, 11 sono arrivati a Lampedusa. Gli altri invece sbracheranno a Pozzallo e Licata. Non va bene.
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