venerdì 1 febbraio 2019

POLITICA DEI PORTI CHIUSI CI HA FATTO RISPARMIARE 1,3 MILIARDI





I porti chiusi hanno permesso un crollo degli sbarchi dai 181.436 del 2016 e dai 119.369 dell 2017 ai 23.370 del 2018.
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Nel periodo di governo populista, con Salvini al Viminale, sono sbarcati 9.839 clandestini contro i 55.613 dell’anno precedente, con Minniti ministro.
Questo significa che la politica dei porti chiusi è alla base del calo dello sbarco di circa 46 mila immigrati. Un crollo di circa l’83 per cento. Che ha accelerato a dicembre a – 85 per cento.
All'inizio di quest’anno, il mese di gennaio vede un crollo ancora più accentuato:


Con le Ong fuori dalla Libia, crollano gli sbarchi nel primo mese dell’anno: Parliamo di zero sbarchi da settimane. Ai 155 andranno aggiunti 1 o 2 clandestini della Sea Watch, quelli che rimarranno, così dicono, in Italia. Se questo porterà al sequestro della nave, o comunque ad indagini che la terranno in porto per mesi,

Siamo passati dai 4.182 del 2018 (con ancora governo PD) ai 155 di quest’anno: 4.027 in meno.
La politica dei porti chiusi ha, quindi, ridotto gli sbarchi di oltre 50 mila unità.
Questo, calcolando a 2 anni la permanenza media, significa un risparmio di 35x(365×2)x50000 , ovvero 1.277.500.000
Parliamo di molto di più di un miliardo di euro risparmiato.


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