POLIZIOTTI SVELARONO A SALVINI I TRAFFICI DELLE ONG, MAGISTRATI VOGLIONO ACCUSARLI
GIUGNO 14, 2024
Le ONG pro migranti si preparano alla lotta contro la democrazia dopo le elezioni europee, confermandosi organizzazioni eversive che usano l’immigrazione come una forma di terrorismo per disarticolare le democrazie europee.
Del resto sono sostenute in questa guerra eversiva da settori ideologicamente compromessi della magistratura.
Come dimostra il processo a Salvini per avere osato fermare la nave negriera Open Arms.
Oltre al patriota Salvini, il pm del processo ora perseguita anche tre ex agenti che accusarono le ong Medici senza Frontiere, Jugend Rettet e Save The Children di collusioni con gli scafisti, accuse dimostrata da immagini e intercettazioni ma lasciate cadere dalla magistratura nell’ultimo pantomima a Trapani.
I tre, secondo il pmd, erano in contatto con la Lega e con Matteo Salvini a cui avrebbero riferito quanto accadeva sulle navi delle ong sulle quali lavoravano come security privata per conto della Imi Security Service.
È emerso nel corso del processo di Palermo che vede imputato Matteo Salvini per il ‘sequestro’ dei clandestini prelevati dalla nave negriera spagnola Open Arms nell’estate del 2019.
Capito? La colpa di questi tre italiani è avere comunicato al ministro dell’Interno i loschi affari della Open Arms.
I pm della Procura di Palermo hanno chiesto di sentire come testi i tre ex poliziotti Floriana Balestra, Pietro Gallo e Lucio Montanino.
I tre, assunti dalla security privata, in realtà sarebbero stati dei “veri e propri infiltrati”: e questa sarebbe una colpa? Infiltrarsi per conto del proprio governo su navi che caricano clandestini?
“Dalla sentenza del Gup di Trapani – dice la procuratora aggiunta, tal Marzia Sabella – si evince chiaramente che registravano quanto accadeva a bordo per riferire e che in cambio delle informazioni chiedevano posti di lavoro”.
“Invece di informare degli eventuali illeciti chi di dovere, contattarono la Lega e direttamente Salvini a cui fornivano documenti, filmati e registrazioni per avere vantaggi.
Tutti questi elementi risultano dalle intercettazioni”, ha proseguito la procuratrice.
Certo, venivano a darle a voi, le prove, abbiamo visto cosa ci avete fatto, con le prove.
L’Italia ha un problema: settori ideologicamente compromessi della magistratura.
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