sabato 28 agosto 2021

 BREAKING NEWS, POLITICA

FOIBE, MONTANARI INSISTE: “IL GIORNO DEL RICORDO VA ABOLITO”,

AGOSTO 28, 2021















































Tomaso Montanari umilia la memoria dei martiri delle foibe parlando di «falsificazione storica» sputando di fatto, sugli eccidi di migliaia di italiani compiuti dai partigiani titini. Poi reagisce alla doverosa levata di scudi contro le sue dichiarazioni parlando di «cloaca fascista» riguardo la corale richiesta di dimissioni da rettore dell’Università di Siena. Non pago, intervistato da AdnKronos ritorna ad attaccare la destra italiana accusandola di essersi inventata tutto.

«La destra italiana sta equivocando, ci sta marciando, sta inventando tutto. Per fortuna c’è un testo pubblicato. Nessuno nega le foibe, ma è l’uso strumentale, politico che la destra neofascista fa delle foibe che contesto». Lui è dalla parte della ragione e la destra nel torto perché «cerca di ingigantire le foibe e soprattutto cerca di equipararla alla Shoah, dopo aver ottenuto una Giornata del Ricordo messa in calendario. La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Questa è la falsificazione, l’equiparazione dei due tragici eventi».

«Pagina tragica», dice Montanari «purtroppo come tante altre. Come i bombardamenti americani o quelli degli alleati sulle città italiane, come le bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki».

Poi cita il sedicente storico da centro sociale Eric Gobetti: «”La Giornata del Ricordo, come è stata concepita è il momento in cui la versione del neo fascismo italiano diventa la versione ufficiale dello Stato”, parole sue che condivido». «E’ una legge dei neofascisti. Secondo me andrebbe cancellata».

“Sono dichiarazioni folli quelle di Montanari: dovrebbe dimettersi per mancanza di onestà intellettuale. Un Rettore deve avere altre caratteristiche”, spiega all’Adnkronos Emanuele Merlino, presidente del Comitato 10 febbraio (dedicato alla tragedia), commentando le dichiarazioni sulle Foibe di Tommaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. Negare senza dimettersi è lo scandalo nello scandalo, a fronte del genocidio.

“Non si può ritenere – afferma Merlino – che il giorno del ricordo delle Foibe sia una strumentalizzazione neofascista fatta per equiparare le vittime delle Foibe con quelle della Shoah. E’ un pensiero totalmente slegato dalla realtà. Ricordare delle vittime non esclude che se ne possano ricordare delle altre. Anche dopo la seconda guerra mondiale vennero perpetrate molte violenze. Il Premier sloveno di recente ha detto che Tito ha ucciso mezzo milione di veri o presunto oppositori e ogni giorno vengono scoperte nuove foibe”.

Foibe, il negazionista Montanari si dimetta da rettore dell’Università per Stranieri di Siena
“Montanari ha un’ideologia comunista, si sente erede della storia comunista, compresa quella che ha commesso efferati crimini. Nessuno di noi ha nostalgie del passato, tanto meno di ideologie totalitarie. Non si può dire la stessa cosa di Montanari”, conclude Merlino.

“Siamo stupiti e basiti dalle dichiarazioni di Montanari che odorano di revisionismo e negazionismo storico. I suoi discorsi sono provocatori e doppiamente pericolosi per il messaggio che arriva ai giovani. Si dimetta: non può più ricoprire il ruolo di Rettore. Mi auguro che qualcuno faccia qualcosa”. All’Adnkronos parla anche Carla Cace, Presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata, commentando le dichiarazioni sulle Foibe di Tommaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena.

“Dal 2004, quando venne approvata la legge del ricordo, c’è stata una presa nazionale – commenta Cace – degli avvenimenti storici: con queste dichiarazioni facciamo passi indietro molto pericolosi. Le affermazioni di Montanari sembrano non voler riconoscere la storia d’Italia e le sue istituzioni. Molti presidenti della Repubblica hanno infatti riconosciuto il silenzio nei confronti di questo genocidio“. “Mi auguro – conclude Cace – che anche a livello istituzionale si sollevino delle voci che si aggiungano alle nostre: ci deve essere un’indignazione nazionale, non solo delle associazioni degli esuli istriano-dalmati, perché la memoria non può che essere condivisa”.

“Sono affermazioni politiche e ideologiche quelle di Montanari. Chieda scusa pubblicamente alla popolazione giuliano-dalmata e alle vittime. Si occupi di arte e non di storia”, è il parere – all’Andkronos – di Marino Micich, direttore dell’Archivio-Museo storico di Fiume, commentando le dichiarazioni sulle Foibe di Tommaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena.

“Il suo è un revisionismo ideologico tipico del vecchio Pci. C’è purtroppo un ritorno alle vecchie posizioni: la sua è la stessa tesi degli storici jugoslavi di Tito. Io conosco il croato e ho letto molti documenti: hanno la stessa visione. Quando poi dice che il giorno del ricordo delle Foibe è un giorno delle destre sbaglia perché non ricorda che quasi tutto il Parlamento votò la sua approvazione. Solo i Comunisti Italiani di Rizzo e Diliberto e una parte di Rifondazione votò contro. Montanari evidentemente si rifà alla loro ideologia: le sue dichiarazioni sono simili alle loro”, chiosa Micich.






Piantate gli una pallottola a questa zecca







Da prendere a calci nel culo fino a che non crepa questo figlio di grandissima puttana comunista rosso di merda. Che si prenda una neoplasia e che crepi tra atroci sofferenze.





facendo le dovute proporzioni con durigon, dovrebbe dimettersi. Ma tranquilli non succedera’ , sta dalla parte giusta della narrazione.





Egregio Tomaso Rettore Montanari , rettore della Universita di Siena , una città sul orlo del fallimento , una banca antica che da quando è gestita dal partito Comunista è fallita 10 volte come De Benedetti , Sappia caro Kogljone che i veri assasini delle Foibe siete VOI COMUNISTI ITALIANI . Siete voi che avete pagato i comunisti Tittini per amazzare gli Italiani in Istria e Dalmazia ,i veri criminali merdosi . I comunisti di Titto lo hanno fatto su vostra richiesta , come a Malga Porzius, perché volevate le case per andarci ad abitare voi , schiffosi mezze merde, perché volevate fare la nazione dal socialismo perfetto , e gli italiani stanno ancora pagando per avere fatto amazzare gli italiani juliani , istriani e dalmati ; lo stato italiano paga dal 1971 , in dollari che quella volta avete concorato con la Jugoslavia 1100 dollari e dal 1945 gli arretrati , soldi che andavano agli Istriani e dalmati che avevano fatto il militare in Italia e che erano rimasti in Jugoslavia , di cui 80% lo tassava il governo e il 20 % rimaneva ai privati ma tassati come guadagno, ci sono ancora qualche ex combattente vivo, Secondo motivo caro mezza merda (Po’drec) era che quelli che rientravano in Italia avrebbero raccontato agli italiani cosa è il vero comunismo e vi avrebbero impiccati , Ma poi Titto si è staccato da Stalin e tutti voi stronzi vi hanno portato alla Isola calva “Dugi Otok” e li Titto vi ha fatto patire le penne del inferno , ed era quello che meritavate e quelli che sono riusciti a rientrare in Italia e hanno trovato le loro case occupate. Solo che dieci anni fa il governo Sloveno si è smarcato da quella infamia, ha recuperato alcuni resti di Infoibati e ha eretto un monumento davani al cimitero di Koper , e li riposa anche mio nonno . caro rettore testa di cazzo , messo li per leccaculo politico , ignorante e Komunista di merda . Genio




Stronzo toscano comunista, testa di minkia, rettore?Reggi, si, ma i cazzi negri!!!
Al prossimo palio di Siena mettiti al centro pista quando partono così diventi una tartare di merda rossa!!!
COGLIONE LECCACULI MESSO LI DAL PARTITO!!!FIGLIO DI BANDITI PARTIGIANI!!!




Intanto in Ucraina, giusto ieri, hanno trovato una fossa comune di vittime di Stalin. L’ennesima. E pare che non sia neppure l’unica: si suppone ce ne siano altre più grandi nei dintorni.
Sentito qualche comunista indignato?





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