NERO NELLA PUBBLICITÀ IN RUSSIA: AZIENDA SI SCUSA E RIMUOVE LO SPOT DOPO ONDATA PROTESTE
AGOSTO 31, 2021
In Italia il Moige fa rimuovere il ‘porca puttena’ di Banfi, nella più avanzata Russia si rimuovono invece gli attori neri, che invece imperversano nelle pubblicità italiane, come se fossimo il Sudafrica.
Le scuse dal produttore di sushi accusato di “fare propaganda” al multiculturalismo: “Non volevamo ferire i russi”.
Un africano, circondato da tre belle ragazze russe, nella pubblicità di un’azienda russa che produce sushi. È stato questo a scatenare l’ira dei cittadini russi che, dopo aver minacciato di morte il proprietario dell’azienda, hanno ottenuto la rimozione dello spot finito sotto i riflettori perché accusato di “fare propaganda al multiculturalismo”.
Secondo un sondaggio dell’anno scorso riportato dal Times, solo il 17% dei russi pensa che ai neri dovrebbe essere permesso di vivere in Russia e appena il 6% ha dichiarato che sarebbe disposto ad avere un africano come vicino di casa.
Oh, guardate, noi non odiamo gli africani. Tutt’altro. Ma se non vi rendete conto che è in corso una massiccia operazione mediatica per abituarvi alla loro massiccia presenza, allora non vi renderete mai conto.
E’ come un bombardamento a tappeto in preparazione dell’invasione di terra. E’ una guerra con altri mezzi. E loro sono le armi. Armi non intelligenti.
Perché non possiamo andare in Cina e sorprenderci per come sono i cinesi? Perché non possiamo andare in Africa e sorprenderci di come sono gli africani? Tutto è uguale. Vogliono una società senza differenze. Sono assassini di popoli.
Russia sempre più appetibile…
Perché non si protesta anche in Italia per tutti i neri che ci fanno vedere nelle televisioni?
nell’italia di merda in ogni pubblicità spazzatura c’è un coglione fottuto negro di merda in mostra per abituare il popolo coglione buonista ACCOGLIONE
a vivere il meticcio.
io non mi adattero’ e non mi abituero’ mai.
crepate negraglia
In Russia esistono ancora i maschi. Questa è la principale differenza con l’Europa occidentale e gli Stati Uniti. Malate di liberalprogressismo, dove farsi umiliare dai ne(g)ri sul piano sessuale è ritenuto giusto. Altrimenti, se non lo si accetta, si è “razzisti”.