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L’AFRICA SBARCA IN ITALIA: GLI IMMIGRATI DIFFONDONO L’AIDS, 40% CONTAGIATI – VIDEO
AGOSTO 30, 2021
Pensate che strano, a Castel Volturno, cittadina ex paradiso turistico ora occupato da decine di migliaia di africani, compresi i clandestini sono più degli italiani, dilaga l’Aids.
“L’Aids dilaga e nessuno sembra accorgersene, proprio ieri una ragazza minorenne ha scoperto di essere sieropositiva e incinta”. Su 100 persone, 40 sono sieropositive. Siamo a Castel Volturno, dove le vittime di tratta si prostituiscono per 10 euro a un chilometro d’aria dal centro sportivo del Napoli, dove i calciatori guadagnano fino a 10 milioni di euro. Qui negli anni ’80, stando alle confessioni dell’ex boss Augusto La Torre, i Casalesi avevano deciso di ammazzare un nero al giorno per dare un segnale allo Stato. “Lo Stato doveva cacciare gli immigrati, altrimenti avremmo fatto una strage”.
Purtroppo non è andata così. E ora in zona dilaga il contagio.
A Castel Volturno l’Aids dilaga ma nessuno sembra accorgersene. Su 100 persone, 40 sono sieropositive. Qui la mafia nigeriana ha fatto scappare i Casalesi, o meglio, i casalesi hanno capito che collaborare insieme è molto più redditizio, facendo prostituire minorenni per 10 euro a 1 chilometro di distanza dal centro sportivo del Napoli, dove i calciatori guadagnano fino a 10 milioni. Qui è dove migliaia di italiani non trovano pace dal terremoto dell’Irpinia.
[…] i casalesi ti sparano, i nigeriani ti fanno a pezzi, letteralmente. Sono molto più violenti. Lo vediamo anche con le prostitute che aiutiamo. Già convincerle a fare il test HIV è un’impresa, per loro è proprio un tabù. Sono così impregnate di superstizioni legate al vodoo, che hanno paura ad avvicinarsi al ginecologo. Spesso le loro magnaccia sono donne, e le “gran maman” sono capaci di mutilarti e torturati all’istante. È una violenza continua, fisica e psicologica. Per liberarsene bisogna pagare un riscatto di 60 mila euro e per farlo le donne sono costrette a prostituirsi e gli uomini a spacciare.
Questi soldati e puttane della mafia nigeriana sono arrivati coi barconi trainati in Italia dallo Stato. Basterebbe bonificare la zona e caricare su aerei militari. Come dimostra il ponte aereo da Kabul, in un mese hai rimpatriato tutti i clandestini nigeriani che occupano Castel Volturno. Problema risolto.
Invece sono tra noi e sono infetti. Non è una sorpresa visto che provengono da zone dove l’Aids è endemica e non cambiano comportamento perché si trasferiscono o nascono e crescono qui. Altrimenti Haiti sarebbe ricca come le Bahamas.
Molti di loro avevano l’Aids. Ma non lo sapremo mai. La “Costituzione vieta di fare loro gli esami del sangue”.
Che l’Aids arrivi – anche – sui barconi, ce lo conferma uno studio diffuso dall’associazione Anlaids:
Del resto basta guardare una cartina dell’Africa con il numero di infetti per rimanere allarmati:
In Nigeria, ad esempio, sono milioni. E sono quelli che salgono sui barconi.
E allora, cosa fare? Bloccare gli sbarchi e distribuire preservativi e medicine a pioggia in Africa. Questi sono i veri aiuti, non i soldi che finiscono nelle piscine dei presidenti africani.
Non solo. Obbligo di test per malattie infettive a chi richiede il visto per l’Italia da Paesi ad alta incidenza epidemica. Che stiamo aspettando?
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