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GLI 800 COMUNI ACCOGLIONI VERSO IL FALLIMENTO, ORLANDO E DE MAGISTRIS VOGLIONO I VOSTRI SOLDI PER MANTENERE GLI IMMIGRATI
MAGGIO 27, 2021
“Lavoriamo insieme per il bene di Palermo”. A lanciare l’appello alle forze politiche è il sindaco Leoluca Orlando, che in una lunga intervista concessa all’edizione palermitana di Repubblica rivela anche di avere da tempo pronta una lettera di dimissioni (da eventualmente presentare) e accusa Italia Viva di aver compiuto nei suoi confronti un ricatto politico.
“Pure dopo ho continuato a fare buon viso a cattivo gioco. Volevano un assessore? Ho nominato Costumati. Ma quando hanno bocciato il piano triennale per le opere pubbliche”, afferma Orlando, “ho detto basta. Ed è stato il momento verità: hanno chiesto l’azzeramento della giunta e un governo con la Lega. Scelga per il 2022 dove vuole stare”.
Oggi è previsto l’incontro con tutti i capigruppo: “Manca un anno e per il bene di Palermo dobbiamo dare risposte. Il Consiglio può anche dire di no, ma deve decidere. Perché Palermo è in questo stato? La pandemia ci ha messi in ginocchio, fermando un cammino che stava dando i suoi frutti. Quello che chiedo è di lavorare insieme perché la città sia pronta a ripartire. Chi dopo di me? Spero qualcuno che difenda la visione che ho inseguito per trent’anni e alla quale ho dedicato la mia vita”.
E’ lo stesso Cascio che ha chiesto di fare sbarcare le centinaia di clandestini tedeschi nella sua città. E’ evidentemente una personalità distorta che non deve essere messo a capo neanche di un condominio, figuriamoci una città come Palermo.
MA non è il solo Comune a rischio default. Comuni, sono più di 800 quelli a rischio. Napoli ha un debito di 1 miliardo. Esplode la questione Comuni nel governo Draghi. L’addio alla norma che permetteva di ripianare i debiti in 30 anni ha creato una voragine nei conti delle amministrazioni degli enti locali. Il Comune di Napoli – si legge sul Sole 24 Ore – ha debiti per 950 milioni. A Torino il conto arriva a 430, Reggio Calabria ne ha accumulati 176 e Salerno è a quota 127. Sono in tutto 800 le amministrazioni di enti locali in deficit. Il governo, nel Dl Sostegni bis mette a disposizione 500 mln di euro, ma il rosso complessivo è di 3,4 mld.
A lanciare l’allarme è l’Anci, per voce del suo presidente Antonio Decaro: “Entro maggio dobbiamo approvare i bilanci, se saltano i bilanci, saltano anche i servizi. Tagliare spese vuol dire spegnere luci, non raccogliere i rifiuti, chiudere asili”. Il governo sta lavorando sul da farsi: allo studio ci sarebbe una norma ponte per consentire agli enti locali di approvare i bilanci e un secondo intervento più strutturale.
Luigi de Magistris: “Se il governo non interviene ci sarà la rivolta delle città ma mi sembra che il governo abbia la consapevolezza che lasciare, in questo momento, indietro le città significa lasciare indietro il Paese e non assicurare i servizi ai cittadini”.
Quasi tutti questi Comuni sono a rischio default per la spesa dell’accoglienza. Soprattutto quella dei presunti minorenni che devono essere mantenuti fino alla maggiore età:
Il problema arriva da lontano:
COMUNE in fallimento: 90 mila euro per mantenere 3 profughi minorenni
E’ comunque facile dare la colpa ai cittadini di queste città che hanno rivotato questi due disgraziati: la colpa è della sedicente destra che ha presentato personaggi non in grado di creare consenso alternativo.
“Promesse fatte ad ogni tornata elettorale”….Rivotate ancora Lo Cascio che ve ne farà altre.
Sukkiateveli voi, cazzi vostri!!!
Froci col culo degli altri…..