mercoledì 1 aprile 2020

IN CINA TORNA IL MERCATO DEI CANI, PIPISTRELLI, TOPI ECC. CIBO NUTRIENTE PER I CINESI, E MORTALI PER GLI ALTRI PAESI, COME CORNAVIRUS. 


IN CINA TORNA IL MERCATO DI CANI E PIPISTRELLI: COME SE NULLA FOSSE





In Cina si torna alle pratiche che avrebbero portato allo sviluppo dell’epidemia di coronavirus.




Tornano in tutto il Paese i famigerati wet market, i mercati all’aperto in cui viene venduta qualsiasi tipo di specie animale a fini alimentari, nella più totale inosservanza delle norme igieniche di base. E, soprattutto, concentrando animali vivi e morti di specie diversi in pochi metri.
Animali vivi in anguste gabbie arrugginite, la pratica di scuoiare e cucinare vivi animali domestici e selvatici come gatti, cani, serpenti, pangolini e pipistrelli. Gli ultimi due fortemente indiziati di essere stati i vettori da cui il virus è passato all’uomo.
Queste pratiche, diventate illegali durante il picco della pandemia, sarebbero ritornate prepotentemente in auge con l’allentarsi delle misure restrittive. E’ la loro natura.

Non è un caso che:



Virus: 600mila in isolamento a Henan Riaffiora la paura del contagio da co- ronavirus in Cina. Un’area della pro- vincia dello Henan, dove vivono circa 600 mila persone, è stata sottoposta a misure di isolamento per il timore di una seconda ondata di contagi.





La prefettura di Linxia ha consigliato ad i suoi abitanti di fare provviste per 3/6 mesi. (fonte Jennifer Zeng)










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