martedì 28 aprile 2020

RIVOLTA DEI SINDACI CONTRO CONTE, CODOGNO: “BASTA PASSERELLE, FATTI”








RIVOLTA DEI SINDACI CONTRO CONTE, CODOGNO: “BASTA PASSERELLE, FATTI”






“Ci aspettavamo di più, soprattutto per quelli che erano i quesiti principali posti da noi sindaci dell’ex zona rossa”. Così il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, parlando a nome di tutti i primi cittadini dei dieci Comuni del Lodigiano messi in quarantena il 24 febbraio, dopo la visita di quest’oggi a Lodi del premier Giuseppe Conte. Al Presidente del Consiglio “ho chiesto parole di riappacificazione nei confronti dell’ospedale di Codogno anche se poi il premier ha negato di aver mai criticato il presidio”, ha detto Passerini.

“Presidente Conte, siamo contenti di riuscire a parlarle dopo più di due mesi e svariate richieste ma non ci accontentiamo delle passerelle e vogliamo ciò che abbiamo legittimamente chiesto e che serve alla nostra economia per ripartire come un fondo di investimento specifico e le coperture per azzerare tutte le imposte locali per il 2020. A Lodi siamo abituati a fare non a parlare, se ci rispetta ci ascolti”. E’ quanto affermano i sindaci leghisti di Codogno, Casalpusterlengo e Lodi, Francesco Passerini, Elia Del Miglio e Sara Casanova, che oggi hanno incontrato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Prefettura a Lodi.
“Siamo stati i primi a soffrire e gli ultimi a ricevere visite. Siamo stati i primi reclusi e gli ultimi ad essere ascoltati: ci siamo sempre arrangiati, non ci avete mandato nulla, non avete nemmeno risposto alle nostre lettere e addirittura ci avete infangato accusando ingiustamente uno dei nostri ospedali”, dicono.




i fatti secondo me saranno
che riapriranno,
farenno prendere 25000 euro indebitando le imprese, illudendole che tutto ricomincia
poi dovranno richiudere,
e quei 25000 euro saranno usati per pagare le tasse al fine di non avere beghe con il fisco






Nessun commento:

Posta un commento