MILANO: ISLAMICI SCAPPANO DAI CENTRI DI ACCOGLIENZA PER RAPINARE E STUPRARE LE DONNE ITALIANE
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MINORI STRANIERI ESCONO DAI CENTRI ACCOGLIENZA PER RAPINARE E STUPRARE
OTTOBRE 2, 2023
Questi ogni giorno riscuotono la paghetta da 100 euro in vitto, alloggio e soldi e poi vanno in centro a rapinare le persone. A Bologna, invece, stuprano:
Branchi di minori stranieri che invece di rimpatriare infiliamo in centri accoglienza che sono basi criminali.
Ogni centro accoglienza è una base di un esercito nemico.
Ogni mattina, quando il sole comincia a spuntare nel cielo sopra Milano, alcuni giovani ragazzi che lottano per la loro sopravvivenza quotidiana si svegliano nel centro d’accoglienza di Viale Ortles, un luogo che rappresenta spesso l’unico punto fisso nella loro vita turbolenta. Il loro viaggio inizia presto, quando attraversano la strada, a volte senza preoccuparsi delle strisce pedonali, per raggiungere la fermata dell’autobus 34.
La maggior parte di loro non ha un biglietto, ma questa sfida non li scoraggia. Una volta a bordo dell’autobus sono accolti dalle strigliate quotidiane del conducente dei mezzi pubblici. Ma anche questo non li fa desistere. Scendono dalle scale della metro con l’abilità di chi ha fatto quel percorso centinaia di volte. Riescono a scavalcare i tornelli con una facilità disarmante e iniziano la caccia al tesoro mattutina.
La preda? I turisti distratti o gli anziani, ma soprattutto tutto ciò che sia dorato. La loro tecnica si è affinata nel tempo. Che si tratti di collanine preziose o degli ultimi modelli di telefoni cellulari, questi ragazzi sanno esattamente cosa cercare. Si posizionano strategicamente davanti alle porte della metro, aspettando pazientemente il momento perfetto per agire. Quando individuano la preda giusta, colpiscono con una precisione da veterani, strappando i gioielli o afferrando i dispositivi e uscendo dai vagoni un attimo prima che le porte si chiudano alle loro spalle. La loro fermata preferita sembra essere Repubblica, una stazione sulla Linea gialla.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: come è possibile che questi ragazzi, spesso orfani o provenienti da contesti difficili, che alloggiano in una casa d’accoglienza del Comune di Milano, continuino imperterriti a delinquere? Nonostante le denunce e i fermi, sembrano non arrendersi mai.
Le testimonianze delle persone che hanno incrociato il loro cammino piovono da tutte le parti, soprattutto dopo che MilanoBellaDaDio ha pubblicato una foto di questi ragazzi all’inizio di luglio. Alcuni cittadini hanno confermato che soggiornano in Viale Ortles e che seguono lo stesso copione giorno dopo giorno.
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