A me pare, che i discorsi siano semplici, poi se si vuole ragionare per odio atavico, si faccia, ma si indica il moscerino evitando di sfiorare il calabrone, forse perché si rischierebbe di pungersi. Gli ebrei sono pochi milioni in tutto il mondo, certo molti hanno ricchezze e influenze, e molti, tra costoro, le usano in senso antinazionale, per noi, siamo d’accordo. Ma resta il limite demografico. I negri, e per negri intendo anche bangla, indiani vari, nordafricani, turchi e mediorientali in senso lato qui, invece sono… miliardi. Miliardi, signori miei. E allora, non vi chiedete perché costoro non rompevano i coglioni fino agli anni 70? Perché sono stati dominati nell’ottocento e nel novecento, e perché erano con le pezze al culo già molto prima, mentre, nel medioevo comandavano loro e per poco non annientarono la civiltà europea? Il problema è sempre e solo demografico. Oggi percentualmente i bianchi sono il 15% della popolazione mondiale, ad inizio novecento erano il 35% su due miliardi. La popolazione è rimasta stabile in termini assoluti, ma con l’importante differenza di una piramide rovesciata, una marea di anziani cui farsi carico, e che mentalmente sono inadatti ad una politica di potenza, che è roba da giovani. E oltre a questa iattura, siamo anche un terzo in termini relativi!
Possibile che solo io veda questa chiarezza, lapalissiana, che, senza ‘uomini’, non c’è il rischio di invasione, né da parte nostra, né da parte loro. E’ questo il problema, noi ne siamo a corto di uomini in età militare, loro ne traboccano. E o si sfoltisce in qualche modo, oppure, se non volete, se preferite continuare a gridare al vecchio ebreo in papalina, barbetta e treccine, poi non lamentatevi, perché qui finora in pochi, forse nessuno, ha avuto il coraggio di dire, con estrema franchezza, che il problema è demografico, e che se non si risolve, in qualche modo, è la fine. …E poi crescono, l’ha detto un ebreo, e quanto aveva ragione. Pensateci quando vi parlano di “poveri bambini che non hanno niente”.
A me pare, che i discorsi siano semplici, poi se si vuole ragionare per odio atavico, si faccia, ma si indica il moscerino evitando di sfiorare il calabrone, forse perché si rischierebbe di pungersi.
Gli ebrei sono pochi milioni in tutto il mondo, certo molti hanno ricchezze e influenze, e molti, tra costoro, le usano in senso antinazionale, per noi, siamo d’accordo.
Ma resta il limite demografico.
I negri, e per negri intendo anche bangla, indiani vari, nordafricani, turchi e mediorientali in senso lato qui, invece sono… miliardi. Miliardi, signori miei.
E allora, non vi chiedete perché costoro non rompevano i coglioni fino agli anni 70?
Perché sono stati dominati nell’ottocento e nel novecento, e perché erano con le pezze al culo già molto prima, mentre, nel medioevo comandavano loro e per poco non annientarono la civiltà europea?
Il problema è sempre e solo demografico.
Oggi percentualmente i bianchi sono il 15% della popolazione mondiale, ad inizio novecento erano il 35% su due miliardi.
La popolazione è rimasta stabile in termini assoluti, ma con l’importante differenza di una piramide rovesciata, una marea di anziani cui farsi carico, e che mentalmente sono inadatti ad una politica di potenza, che è roba da giovani. E oltre a questa iattura, siamo anche un terzo in termini relativi!
Possibile che solo io veda questa chiarezza, lapalissiana, che, senza ‘uomini’, non c’è il rischio di invasione, né da parte nostra, né da parte loro. E’ questo il problema, noi ne siamo a corto di uomini in età militare, loro ne traboccano.
E o si sfoltisce in qualche modo, oppure, se non volete, se preferite continuare a gridare al vecchio ebreo in papalina, barbetta e treccine, poi non lamentatevi, perché qui finora in pochi, forse nessuno, ha avuto il coraggio di dire, con estrema franchezza, che il problema è demografico, e che se non si risolve, in qualche modo, è la fine.
…E poi crescono, l’ha detto un ebreo, e quanto aveva ragione. Pensateci quando vi parlano di “poveri bambini che non hanno niente”.