venerdì 27 ottobre 2023

MINORI TRASFERITI DA LAMPEDUSA A GENOVA STUPRANO E RAPINANO

OTTOBRE 26, 2023








































I giovani stranieri utilizzano come base di appoggio i centri di accoglienza dove vengono collocati dalla Meloni, operando spesso anche in piena autonomia gli uni rispetto agli altri nel portare a compimento scippi, rapine e stupri. In tutta Italia:



A Genova hanno avvicinato una 19enne uscita dalla discoteca che stava telefonando mentre tornava a casa. Prima l’hanno molestata e poi l’hanno aggredita strappandole il telefono dalla mano. La rapina risale ai primi di settembre.

I poliziotti della squadra mobile hanno avviato le indagini sulla base della ricostruzione della ragazza e delle telecamere di sorveglianza. Non solo, grazie all’applicazione ‘trova il mio iphone‘ il cellulare è stato individuato in una comunità per minori non accompagnati.

I poliziotti hanno trovato il cellulare nella stanza di uno dei rapinatori. Poi hanno ottenuto dal gip del tribunale per i minorenni la custodia cautelare in carcere. I due sono stati arrestati.

Da mesi il centro storico genovese è teatro di una particolare escalation di violenze tra rapine e stupri.

Il personale del Commissariato Prè ha scoperto un gruppo di giovan stranieri che utilizzavano come base di appoggio i centri di accoglienza ove erano stati collocati, operando spesso anche in piena autonomia gli uni rispetto agli altri nel portare a compimento scippi e rapine.

Questi sono i famigerati ‘minori non accompagnati’ che Meloni da Lampedusa invia in tutta Italia: loro stuprano, spacciano e rapinano. A volte uccidono.

Nella prima metà del mese di giugno, secondo quanto accertato durante le indagini, la baby gang ha compiuto sei rapine, alcune avvenute con l’utilizzo di un coltello, mentre le altre con aggressioni fisiche, calci e pugni. Le vittime venivano circondate dal gruppo e rapinate delle collane d’oro, dei telefoni cellulari e del denaro e tutto questo avveniva non solo di notte ma anche di giorno nonostante la presenza di molti cittadini e turisti nel centro storico.

Nel corso delle indagini è emerso come gli autori si muovessero nei dedali dei caruggi facendo molta attenzione a non essere inquadrati dalle telecamere, sfruttando a proprio favore la particolare conformazione labirintica e chiusa di alcuni vicoli. La polizia, grazie a un minuzioso lavoro sulle telecamere disponibili e alle testimonianze di numerose vittime, sono comunque riusciti a individuare i ragazzini. La Procura presso il Tribunale dei minori ha disposto che i minori siano trasferiti nelle carceri minorili.




























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