GOVERNO SCIOGLIE LE COOP DEI SOUMAHORO: MA CI SONO 104.500 SCROCCONI IN HOTEL
NOVEMBRE 30, 2022
Lo «scioglimento» della cooperativa Aid e la «messa in liquidazione coatta» della Karibù. È quanto hanno proposto gli ispettori del ministero del Lavoro per le due cooperative gestite dalla suocera e dalla moglie del deputato Aboubakar Soumahoro. A renderlo noto è stato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, nel corso del Questione time alla Camera, dove FdI aveva presentato un’interrogazione sulla vicenda. Dalla risposta di Urso è emerso anche come nel corso degli anni le due cooperative siano state oggetto complessivamente di oltre 50 ispezioni, subendo multe per oltre mezzo milione di euro.
Gli ispettori del ministero del Lavoro, ha chiarito Urso, «hanno proposto lo scioglimento» della cooperativa Aid, mentre per Karibù «si è conclusa ieri l’istruttoria culminata con la proposta di messa in liquidazione coatta amministrativa per eccessivo indebitamento». «Mi appresto dunque a nominare i commissari liquidatori», ha spiegato il ministro, ricordando anche che «il ministero dell’Interno ha informato che la prefettura di Latina, negli anni dal 2017 al 2019, a seguito di 22 ispezioni, ha applicato circa 491mila euro di sanzioni alla cooperativa Karibù. E che negli anni 2018-2022, a seguito di 32 ispezioni, sono state comminate sanzioni nei confronti di Aid per un ammontare complessivo di circa 38mila euro».
Alle coop della suocera di Soumahoro negli anni oltre 50 ispezioni e mezzo milione di multe
Il ministero del Lavoro, invece, ha comunicato che anche l’Ispettorato territoriale del lavoro di Latina «ha ricevuto 20 richieste di intervento concernenti cooperative in questione e ha attivato la procedura conciliativa monocratica per il riconoscimento degli emolumenti dovuti da corrispondere ai lavoratori».
Le altre centinaia di coop, a cominciare da quelle vaticane per finire a quelle gestite dall ‘ndrangheta, continuano invece a fare affari:
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