MENTRE L'ITALIA E' ASSEDIATA DALLE NAVI DEGLI SCAFISTI ISLAMICI SOTTO LA TUTELA DELLA UE, ISLAMICI BLOCCANO TRENO
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IMMIGRATI FUORI CONTROLLO: BLOCCANO QUATTRO TRENI, ITALIANI A PIEDI
DICEMBRE 30, 2022
Su questa notizia:
Tre treni sono stati soppressi.
Mortara, danneggia 3 treni (poi soppressi) e minaccia il macchinista armato di ascia e martelletti frangivetro.
Caos alla stazione ferroviaria di Mortara, dove ieri sera (mercoledì) un uomo di 30 anni ha danneggiato diversi convogli, minacciato un macchinista e cercato – senza riuscirci – di mettere in moto un treno. Oltre a causare la cancellazione di tre convogli, con i conseguenti disagi per i viaggiatori, l’uomo – che si trovava in stato di alterazione psico-fisica – ha poi aggredito i carabinieri intervenuti per riportare la situazione alla normalità. È stato arrestato in flagranza di reato; è accusato di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio.
L’allarme è scattato poco dopo le ore 20 di ieri. In stazione sono subito arrivati carabinieri della Sezione Radiomobile e i colleghi della Stazione di Sartirana. L’uomo – un marocchino di 30 anni, senza fissa dimora, incensurato – aveva già svuotato due estintori all’interno di una carrozza della linea Pavia- Vercelli e azionato diverse leve dei freni di emergenza, aprendo le relative porte.
Non soddisfatto, è salito su un altro convoglio fermo della linea Milano-Mortara. Qui ha nuovamente svuotato altri estintori e tirato freni di emergenza. Poi ha preso due asce e alcuni martelletti frangivetro, con cui ha danneggiato due porte. Si è quindi diretto verso un terzo treno, dove ha minacciato il macchinista. Infine è riuscito a forzare la porta della cabina di guida del treno, e ha provato a metterlo in moto.
I militari dell’Arma sono riusciti a sbloccare dall’esterno la porta della cabina e hanno estratto il taser, ammonendo l’uomo, che in questo modo si è convinto finalmente a scendere e a gettare l’ascia. È stato quindi bloccato e portato in caserma a Vigevano.
Ma qui, dopo avergli tolto le manette mentre era in corso la perquisizione, il trentenne ha dato in escandescenza, ed è riuscito a colpire un militare con uno schiaffo. Nell’immobilizzarlo, uno dei carabinieri ha riportato uno strappo a una spalla. Alla fine, per calmarlo, è stato necessario chiamare i sanitari del 118 e procedere con una sedazione.
Ha atteso la direttissima, che si è celebrata oggi (giovedì), all’interno della casa circondariale di Torre del Gallo a Pavia; il giudice del Tribunale di Pavia ha convalidato l’arresto, e ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo.
Nelle stesse ore, a Perugia, un altro immigrato bloccava un altro treno.
Intervento degli agenti di Polizia Ferroviaria di Perugia per fermare un immigrato. Era privo del titolo di viaggio – che stava molestando i passeggeri inveendo ad alta voce. Ostacolava il normale proseguimento del servizio pubblico. Gli operatori, giunti sul posto, hanno identificato l’uomo, un cittadino di origini nigeriane. Lui, nonostante la presenza dei poliziotti, ha continuato a tenere una condotta aggressiva rifiutandosi di scendere dal convoglio e dimenandosi.
I poliziotti, dopo aver sentito i presenti e aver ricostruito i fatti, hanno ricostruito la vicenda. Il 37enne aveva fatto ingresso nel mezzo pubblico, iniziando a urlare e a inveire. Chiaramente tra i viaggiatori la tensione aumentava, disturbando i viaggiatori. Con non poche difficoltà, gli agenti hanno sottoposto l’immigrato a un controllo da parte dei poliziotti. Dopodiché l’hanno accompagnato in Questura a Perugia per una compiuta identificazione e gli accertamenti del caso.
Anche negli uffici di polizia l’uomo ha continuato a tenere una condotta aggressiva. Gli agenti hanno accertato che aveva un provvedimento di espulsione, emesso dal Questore nel 2020. Ultimati tutti gli accertamenti di rito, gli agenti hanno deferito il 37enne all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico sevizio.
Certi subumani andrebbero abbattuti a colpi di pistola, altro che il taser.