giovedì 1 dicembre 2022

 BREAKING NEWS, FRIULI, INVASIONE, VENTIMIGLIA, VIDEO

IMMIGRATI: A TRIESTE DISTRUGGONO TUTTO E A VENTIMIGLIA STUPRANO LE MINORI – VIDEO

NOVEMBRE 30, 2022





































I due confini terrestri dell’Italia, uno in entrata, Trieste, l’altro in uscita, Ventimiglia, sotto l’assedio dell’orda afroislamica.

Sul caso di cui abbiamo parlato ieri:

Sullo scempio che i migranti infliggono ormai da tempo, e impunemente, a Trieste, la misura è stra-colma: e il sindaco della città, Roberto Dipiazza, ha deciso di denunciarlo. E con tanto di motivazioni filmate in un video postato su Facebook, che registra lo sfregio inferto a suon di atti vandalici, gratuiti e ingiustificabili. Sanitari divelti, sporcizia sparsa e accumulata ovunque. Impianti e strutture danneggiate, porte smontate, e chi più ne ha, più ne metta. E il primo cittadino, sconfortato almeno quanto indignato, lo sottolinea a chiare lettere nel video, dicendo sconfortato: «Tutto, hanno distrutto tutto, e a questo punto io non faccio nulla per loro…».

 

Il video parla chiaro, più di tante parole. E mostra i danni che hanno provocato i migranti ospiti al campo scout di Prosecco, sul Carso di Trieste dove, come illustra lo stesso sindaco nel girato, sono stati distrutti alcuni servizi igienici e diversi arredi; e dove si vedono dovunque cumuli di immondizia e brandelli di sfacelo. E vedere quelle immagini di distruzione, comminata in sfregio all’accoglienza preposta a fronte di un’emergenza fin qui relegata nell’indifferenza internazionale. Quelle sequenze commentate nel loro susseguirsi dalle parole del sindaco Dipiazza, suscita un moto di sconcerto e di sdegno.

«Cari concittadini, tutti mi chiedono di fare qualcosa per questi extracomunitari che abbiamo in città: “Mettiamoli di qua, mettiamoli di là”. Ma dove li abbiamo messi, come potete vedere dalle immagini, hanno distrutto tutto», rileva con tono disarmato il primo cittadino nella sua denuncia social, rilanciata dal sito de Il Giornale. Un disarmo che nasce dal riscontrare una totale assenza di riconoscenza, di anche un vago senso di apprezzamento…

Immagini, quelle che Dipiazza commenta, che scolpiscono virtualmente un messaggio di assoluto non rispetto per chi si fa carico di un flusso di arrivi ininterrotto di chi, battendo la rotta balcanica, filtra e passa attraverso il confine orientale del nord est. In spregio alle leggi. Alle pattuglie delle forze dell’ordine in servizio. Agli accordi internazionali. Ai controlli. A droni e telecamere. Sull’onda di chi si propone e pone il problema di un’ospitalità che diventa, ogni giorno che passa, sempre di più difficile gestione. Perché a Trieste arrivano dalla rotta balcanica a centinaia ogni giorno.

Non solo. A Ventimiglia i respingimenti da parte della polizia francese addossa sulle spalle di città come Trieste il problema dell’accoglienza, elevandolo all’ennesima potenza. E intanto, in Piazza della Libertà, una delle più importanti della città, dove si trova la stazione ferroviaria, ogni giorno, tra il tardo pomeriggio e la sera, arrivano numerosi i migranti provenienti dalla rotta balcanica. Ondate di arrivi che oscillano da un estremo all’altro: a seconda dei mesi, dei controlli, delle espulsioni.

E allora non si capisce davvero perché, da quelle immagini che raccontano la devastazione e ne ostentano implicitamente la rivendicazione, i migranti accolti a Trieste comunichino solo disprezzo. Arroganza. E maleducazione. Un messaggio che – e questo certo non stupisce – porta il sindaco Dipiazza a chiedersi in conclusione: «Perché dobbiamo spendere i soldi dei cittadini italiani? Perché dobbiamo dare assistenza a chi si comporta in questa maniera? Perché dobbiamo andare a cercare altri posti per sistemarli, se poi distruggono tutto?»…

Le autorità italiane si riprendono i clandestini respinti dalla Francia, collaborando attivamente nel blocco in uscita, mentre quelle slovene rifiutano di riprendersi i clandestini che arrivano a Trieste e, anzi, un tribunale italiano ha vietato i respingimenti nel Paese Ue di confine. Ecco che l’Italia si trova nel mezzo.

Cosa aspetta il governo ad inviare militari a presidiare la frontiera orientale, invece di inviare armi al nazistoide di Kiev e tenere soldati in Libano per fare una marchetta ai cartaginesi?









Se i confini fossero sigillati e gl’invasori respinti,
quante Italiane non sarebbero state stuprate?
Quanti Italiani non sarebbero stati feriti o uccisi?
Quante Italiane non verrebbero ogni giorno stuprate?
Quanti Italiani non verrebbero ogni giorno feriti o uccisi?
Se i Sacri Confini della Madrepatria fossero difesi con ogni mezzo dalle Forze Armate,
Pamela Mastropietro, Desirée Mariottini, Ermanno Masini, Alessandro Carolé, Daniele Carella, Maurizio Gugliotta, Stefano Leo, Mirko Farci, Christian Martinelli e tantissimi altri, vittime di violenze improvvise ineluttabili e gratuite sarebbero ancora vivi.
Nella putredinosa mente dei meticcionisti, queste domande non passano neanche per l’anticamera del cervello marcescente.
Gl’invasori che percuoto, rapinano, stuprano e uccidono pagheranno come fossero cittadini qualsiasi, no?
Una masnada di universalisti ha deciso di annientare il Popolo Italiano mediante il sesso interrazziale e quasi nessuno se n’è accorto!!!
La maggioranza degl’invasori clandestini sono stati fatti sbarcare dalla Guardia negriera!!!
Stupratori della Madrepatria!!!
L’abisso di Edipo, in confronto al nostro, all’abisso dei meticcionisti, è niente!
Infamia!!!
TERRORE AMMONIMENTO RIMPROVERO
AI TIRANNI DI FUORI AI VIGLIACCHI DI DENTRO!


















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