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NIENTE CONTROLLI E TAMPONI AI CLANDESTINI: ECCO COME ABBIAMO IMPORTATO IL CONTAGIO – VIDEO
MARZO 1, 2021
Così dall’anno scorso è entrato il virus in Italia:
Non che con gli sbarchi ‘ufficiali’ le cose vadano meglio:
Questo avveniva lo scorso anno. E fino all’estate scorsa non hanno fatto tamponi. Poi sono passati ai tamponi rapidi. Con il risultato di clandestini negativi allo sbarco e positivi una volta smistati in tutta Italia.
Questo perché con il tampone antigenico rapido, non si estrae RNA, ma si cerca l’antigene. La presenza del virus è rilevata tramite la reazione tra antigene (la Spike protein del virus) e anticorpo, che è presente all’interno del test.
Per ovviare a questo difetto di sensibilità dei tamponi antigenici (che ricercano l’antigene rispetto ai tamponi molecolari che invece identificano l’Rna, ndr) gli antigenici dovrebbero essere fatti tutti quanti possibilmente nello stesso giorno e ripetuti dopo 5 giorni. Ovviamente, con i clandestini che sbarcano non accade.
Se si fa lo screening con gli antigenici una volta sola e per di più diluito nel tempo succede che si lascia il 30 per cento dei positivi con una capacità di moltiplicazione del virus.
Ergo, è molto probabile che 1/3 di chi sbarca e viene indicato come ‘negativo’ sia, in realtà, un falso negativo. Per non parlare del fatto che i test quasi certamente non individuano le varianti come quella africana.
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