CONTE: NIENTE PATENTE DI MOBILITÀ PER CHI NON SI VACCINA
Su un eventuale patentino per i vaccinati “faremo le valutazioni. C’è la proposta che chi si sottopone alla vaccinazione possa avere una sorta di abilitazione per una maggiore mobilità. Valuteremo, non abbiamo ancora deciso nulla”.
Lo ha detto, tra le altre cose, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno.
“Lo stato di emergenza” per il Covid “lo prorogheremo sino a quando sarà necessario per mantenere i presidi di protezione civile e tutti i presidi che ci consentono di gestire l’emergenza, dando poteri ai soggetti attuatori”, ha detto il premier.
Già si chiede di creare una sorta di società con una casta di ‘Immuni’ che dovrà essere privilegiata:
Coronavirus: incentivi anche economici a chi si vaccina, la proposta del medico dell’Humanitas. “Prima di dover amaramente concludere che, per quanto ben informati e rassicurati, troppi cittadini preferiscono scaricare sulle spalle altrui l’onere e la propria responsabilità, adotterei un serio sistema di incentivo alla vaccinazione” anti-Covid. La proposta arriva da Paolo Spada, chirurgo Humanitas, fra le anime della pagina social ‘Pillole di ottimismo’ ideata da Guido Silvestri, virologo della Emory University di Atlanta. Per il medico “le possibilità sono molte, dalle agevolazioni economiche alle occasioni riservate o prioritarie per gli immuni: lascio a voi discutere su quelle più opportune ed eleganti, ma certo ognuna ha pieno diritto considerato il vantaggio, sia economico che di sicurezza, che il cittadino vaccinato porta con sé alla collettività”.
“La protezione collettiva, e con essa l’incapacità del virus” Sars-CoV-2 “di propagarsi”, secondo Spada è un obiettivo “troppo importante per essere messo a rischio”. Un traguardo al quale “dobbiamo arrivare con ogni mezzo – avverte – incluso, se del caso, l’obbligo vaccinale che speriamo non sia necessario. Sarebbe davvero triste constatare di dover imporre il vaccino per legge, ma non esiterei a farlo non appena ci fosse evidenza di una adesione insufficiente. Abbiamo dovuto patire limitazioni di libertà inimmaginabili, che ancora ci costringono, e altre ne verrebbero se non riuscissimo a fermare il contagio: smettiamo di appellarci a considerazioni di principio già ampiamente superate dai fatti. Il diritto di tutti a tornare a una vita degna di questo nome prevale sul diritto a non vaccinarsi”, sostiene il chirurgo in un lungo post su Facebook.
“Vaccinarsi è un dovere civico, un obbligo morale” – La premessa dell’esperto Humanitas è che “non vi sono alternative alla vaccinazione di massa per uscire da questa pandemia”. Anche per questo “vaccinarsi è un dovere civico, un obbligo morale” e “su questo vorrei essere chiaro: tutte le domande e i dubbi che pur legittimamente si sollevano sull’efficacia del vaccino, sulla sicurezza, sugli effetti collaterali e avversi, su quelli a breve e lungo termine, devono servire a mantenere elevato il livello di qualità del vaccino, e se possibile ad aumentarlo ulteriormente (già pare comunque notevole). Non esimono però – ammonisce Spada – dalla necessità di vaccinarsi, quale che sia il rischio. È un piccolo obolo che ognuno paga alla causa, che riguarda tutti quanti” e “non solo gli anziani”. Incalza il medico: “Non si tratta quindi di decidere se mi conviene o no vaccinarmi. Non esiste solo ciò che è conveniente, o utile. Esiste prima di tutto ciò che è giusto, e dovuto”.
Delirio totale. La dittatura è qui. Hic et nunc.
Patentatevi la minkia bastardi!!!