mercoledì 30 dicembre 2020

 BREAKING NEWS, CORONAVIRUS

ISTAT, EFFETTO COVID: 77.136 MORTI IN PIÙ NEL 2020, STRAGE DI ANZIANI






























Sembra che l’impatto del coronavirus sui morti totali in Italia, in eccesso rispetto alla media degli anni scorsi, sfiori gli 80mila nei primi undici mesi dell’anno che volge al termine.

Il bilancio provvisorio del totale dei decessi del periodo gennaio-novembre 2020 ammonta a 664.623,
77.136 mila in più della media 2015-2019. Se si considera lo stesso periodo di osservazione dei
decessi Covid-19 (febbraio-novembre 2020), l’eccesso di mortalità è ancora più elevato (83.985
decessi in più) in quanto non compensato dal deficit di morti a gennaio 2020 rispetto alla media, per
lo stesso mese, nel 2015-2019. Si ribadisce che il rapporto tra i decessi segnalati alla Sorveglianza
Integrata fino al 20 dicembre 2020 e l’eccesso di mortalità del periodo febbraio-novembre (69%) non
dà conto dell’effettivo contributo del Covid-19.

Parliamo essenzialmente di ultraottantenni e novantenni. E’ probabile che il Covid abbia anticipato di qualche mese la morte di questi nostri connazionali. L’effetto più realistico lo avremo sommando i dati del 2021. A quel punto sapremo se l’epidemia ha ‘solo’ anticipato di pochi mesi morti di persone già a rischio.

Istat, morti per Covid incidono per 9,5%. Nel periodo tra febbraio e novembre i
morti per Covid sono il 9,5% del totale dei decessi, secondo l’Istat. Nella prima
ondata (febbraio-maggio)l’incidenza è stata del 13%,nella seconda è al 16%.


 

Crisanti: “Morti perché abbiamo speso soldi in altre cose e tagliato la sanità”.

“L’illusione che a giugno e luglio fosse tutto finito” ha portato “a non investire più in prevenzione e sorveglianza. Fattori questi che richiedono investimenti importanti”. Lo ha detto il professor Andrea Crisanti, direttore di medicina molecolare dell’Universita’ di Padova a “Stasera Italia week end” su Rete4. 





Il 60% dei decessi per Covid riguarda gli over80.Nella prima ondata i contagi
in questa fascia d’età erano il 26%, nella seconda ondata l’8%. L’impatto
della mortalità nella seconda ondata al Nord è stato maggiore che a marzo-apri-
le. Tra le regioni più colpite Valle d’Aosta (+139% contro il 71% di aprile) e Piemonte(+98% contro il 77% a aprile)




















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