giovedì 31 dicembre 2020

DITTATURA FASCISTA NAZISTA ROSSA, CHE DI FATTO E' LA PEGGIO CHE C'E' SUL PIANETA. 



BAMBINA SOSPESA DA SCUOLA PERCHÉ ABBRACCIA COMPAGNA: “VIOLA REGOLE COVID”






































Una bambina di dodici anni è stata sospesa per un giorno dalle lezioni scolastiche per non aver rispettate le norme comportamentali anti Covid. La sua colpa? Aver abbracciato una compagna di classe.

È successo alla scuola media Romolo Onor di San Donà di Piave, in provincia di Venezia, a fine novembre. Ora la mamma ha deciso di rendere pubblico il fatto non ritenendo giusta non solo la sospensione ma tutta una serie di regole imposte dalla scuola agli studenti: «Non si può più stare zitti di fronte a queste cose». La donna si è affidata all’avvocato Thomas Cesaro di Verona per impugnare il provvedimento.

«Mia figlia è una ragazza spontanea e affettuosa: uscendo da scuola ha avuto l’istinto di abbracciare una compagna, che si è messa ad urlare. Mia figlia in un primo momento pensava di averle fatto del male: in realtà gridava proprio per la questione del Covid-19. Una insegnante l’ha portata in presidenza. Dopo due giorni sono stata chiamata a scuola: mi hanno consegnato un foglio dicendo che era stato deciso di sospendere mia figlia perché non aveva rispettato le regole del Covid-19. Pensavo ad uno scherzo. Ho urlato di tutto, annunciando che mia figlia non avrebbe più messo piede in quella scuola».

«Da quando è iniziato l’anno scolastico sono praticamente sempre in presidenza e mia figlia è una ribelle come me: sa la verità e la dice. Si abbassa la mascherina ogni tanto per respirare; risponde ai prof mentre fanno lezioni sul Covid-19 e per questo viene lei stessa richiamata in presidenza, perché vuole raccontare la sua verità. In presidenza continuano a dirmi che i protocolli sono più importanti di tutto. Ma non sono le mie regole e non le accetterò mai perché ingiuste».

La dirigente scolastica, Marisa Dariol, ricordando che gli episodi sono stati vari, ha detto: «Non avrei mai voluto arrivare a questo provvedimento; è una cosa spiacevole. Ma io penso solo alla tutela degli alunni e quindi della stessa ragazzina. Noi continuiamo ad aspettarla a scuola: la decisione della mamma di non portarla più in classe non va bene».

Stanno creando una generazione asociale da manipolare.






 

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