ANCHE STASERA HA PARLATO IL LADRO DELLA DEMOCRAZIA, CHE HA UNO STIPENDIO DI 239 MILA EURO AL MESE. GLI ITALIANI DURANTE IL DISCORSO DI MATTARELLO, HANNO CAMBIATO CANALE. DOMANI I MEDIA SCRIVERANNO LE SOLITE CAZZATE, OVVERO MIGLIONI DI ITALIANI HANNO ASCOLTATO MATTARELLA, MA NON E' VERO.
MATTARELLA, LADRO DI DEMOCRAZIA DALL’INDECENTE STIPENDIO: 239MILA EURO PER NON FARCI VOTARE
Anche quest’anno il solito bla bla bla di Mattarella. Basta andare a rivedere cosa disse lo scorso anno: non ne ha imbroccata una. L’Italia è più povera e meno libera dello scorso anno. Quest’anno, forse per avere più spettatori, ci ha costretto tutti in casa, ammorbando milioni di italiani con le sue obsolete ovvietà.
In questi anni, il suo unico scopo è stato imporre il Pd al governo. Pd che, poi, è il suo partito di riferimento. Lui, come il suo predecessore, ha imposto per 4 volte in 6 anni questo partito anti-italiano agli elettori: nonostante non lo avessero votato. Lo ascoltino i pochi elettori rimasti al Pd, zombie come lui. Ladri di democrazia come lui. La maggioranza lo ignori. E sia meno silenziosa.
Non solo. Nel suo ruolo di presidente del consiglio supremo di difesa, in questi mesi, ha assistito, immobile e muto, al dispiegamento di forze islamiste ostili a poche miglia dalle coste italiane. Mentre i nostri soldati rimangono a fare gli interessi di paesi stranieri in Libano e Afghanistan, le forze del Sultano si dispiegano lungo le coste libiche.
E’ importante scomporre il rispetto che si deve ad un’istituzione rispetto a chi quell’istituzione occupa abusivamente ormai da decenni: il cosiddetto ‘centrosinistra’.
Milioni di euro: è quanto questo ladro di democrazia ha incassato in anni e anni di politica.
Ci sono tanti conferenzieri superpagati al mondo, soprattutto ex presidenti e primi ministri ai quali le multinazionali versano marchette per i favori elargiti, ma nessuno lo batte.
Il ‘lavoro’ di Mattarella, come quello dei suoi predecessori, si riduce, oltre a qualche inutilità sparsa, ad una comparsata televisiva di una ventina di minuti l’anno. Per il resto viaggi pagati e tagli di nastro. E dichiarazioni più o meno stupide, come quella di ieri: evasione indecente.
E’ indecente che per l’unica apparizione dell’anno, la sera di Capodanno, becchi circa 239 mila euro. Un po’ esoso come cachet.
Allo stipendio di PdR aggiungiamo i 9.363 euro di vitalizio parlamentare al mese, più una “liquidazione” per la sua carriera venticinquennale in Parlamento da 234 mila euro.
Non solo, dall’aprile 2009 all’ottobre 2011 è stato membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, per un gettone di presenza per il Consiglio di presidenza di circa 65mila euro l’anno, benefit esclusi. Poi la Consulta, che si calcola come il compenso del primo giudice della Cassazione – cioè il magistrato che guadagna più di tutti gli altri – aumentato del 50% (il presidente si becca anche un altro 20%). Allo stipendio la legge aggiunge una indennità giornaliera di presenza pari a un trentesimo della retribuzione mensile spettante ai giudici ordinari.
A questa si aggiunge infine la pensione da docente universitario: Mattarella è stato infatti docente di Diritto parlamentare fino al 1983: da quella data fa il politico e i contributi per la pensione gli sono stati giustamente versati lo stesso. Non si sa quale sia la cifra, ma se stiamo alla media si tratta – più o meno – di 80mila euro l’anno.
Dal 2008 a oggi Sergio Mattarella ha ricevuto dai contribuenti oltre 2,8 milioni di euro.
Un po’ tanto per non avere fatto e non fare praticamente nulla di utile al Paese. Non è che ha studiato come curare i tumori. Non fa il condottiero contro i nemici (anzi, i nemici lui li invita a casa nostra). Ha semplicemente gozzovigliato, un parassita politico. E abusivo.
Abusivo perché nominato da un Parlamento con una maggioranza risultante da una legge dichiarata incostituzionale. Anche per questo è un presidente illegittimo. Illegittimo come il Parlamento attuale che grazie a lui è sopravvissuto a se stesso.
Per questo dovrebbe sciogliere le camere e poi dimettersi. E consentire al popolo di scegliersi un governo e, finalmente, un Presidente della Repubblica che abbia la fiducia del Popolo, e non delle élite globali. Che venga applaudito al mercato, e non alla Scala dai propri sodali.
Dignità, se ce l’ha, presidente. Non c’è l’ha. E’ un ladro di democrazia. E i cittadini, in presenza di tale arroganza istituzionale, una scelta ce l’hanno, oltre prendere d’assalto il palazzo: ignorarlo.
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