mercoledì 3 luglio 2019

SEAWATCH, GIP DI AGRIGENTO SPERONA L’ITALIA E APRE PORTI A ONG



SEAWATCH, GIP DI AGRIGENTO SPERONA L’ITALIA E APRE PORTI A ONG


La decisione sul caso SeaWatch presa dal Gip di Agrigento, tal Alessandra Vella, è una scelta che non ha nulla di giudiziario. E tutto di politico. Ancora una volta, abbiamo una toga che travalica i propri compiti e si arroga il diritto di decidere in base alla propria ideologia.
Se è così, e noi riteniamo sia così, è eversione.
Cadono i reati di resistenza e violenza a nave da guerra, ritenuto giustificato
da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”,
quello di salvare vite umane in mare.
Viene meno la misura degli arresti domiciliari deciso dalla procura che ave-
va chiesto la convalida e il divieto di dimora nell’Agrigentino.Per il Gip, una
scelta obbligata entrare a Lampedusa:
porti in Libia e Tunisia non sicuri.
In queste parole del Gip c’è il tentativo, eversivo, di riaprire i porti ai trafficanti di clandestini ‘umanitari’. Perché da oggi, tutte le ong e gli scafisti si rifaranno a questa delirante decisioni. E’ un attentato alla sicurezza nazionale e alla sovranità popolare.

Perché la sinistra, travolta elettoralmente, politicamente e culturalmente nel Paese, vuole compiere l’ennesimo golpe giudiziario e governare attraverso le toghe rosse. Come è ormai evidente dal voto del 4 marzo.
Non riconoscono la democrazia, perché non governeranno mai attraverso la democrazia. Non l’hanno mai fatto: sempre attraverso giochi di palazzo, mercato delle vacche e toghe rosse.
E allora vogliono governare a colpi di sentenze e decisioni di giudici che attentano alla sicurezza nazionale.
Quello di ieri sera è un vero e proprio attacco contro la sicurezza dei cittadini e la sovranità popolare. Vogliono aprire i porti per imporre ai cittadini l’integrazione forzata di milioni di afroislamici.
Siamo in guerra. Da una parte Salvini e la grande maggioranza degli italiani. Dall’altra una cricca di globalisti, mafiosi e criminali.
Le guerre si combattono.














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