martedì 2 aprile 2019

GRAZIE ALLA SOSTITUZIONE ETNICA DESIDERATA E OTTENUTA DALLA SINISTRA, GLI ITALIANI NON POSSONO PIU' SORRIDERE, SE NO I NUOVI ITALIANI TUNISINI LI' SGOZZANO.


NON SORRIDERE AL ‘NUOVO ITALIANO’, O LUI TI SGOZZA



“Volevo ammazzare un ragazzo come me togliergli tutte le promesse, i figli, toglierlo ad amici e parenti”. .
E’ il manifesto delle seconde generazioni di immigrati. Loro ci odiano. Perché sentono di essere estranei.
Le seconde generazioni sono il vero pericolo. I loro genitori, in gran parte, almeno fino agli ultimi anni, venivano per lavorare, e ringraziavano per il lavoro. Questi sono cresciuti con promesse che non possono essere mantenute: e diventano violenti. E se vedono un italiano felice, lo vogliono morto.
Si replica, in Italia, quanto avvenuto nelle banlieus francesi: è lo sradicamento e l’essere totalmente avulsi dalla società autoctona a renderli violenti. Non sono italiani, e non possono essere africani. Dare loro la cittadinanza, come vedete, non serve a nulla.
Solo a rendere impossibile la loro espulsione.
E non si dà pace Maurizio, il padre del 34enne Stefano Leo, ucciso lo scorso 23 febbraio in riva al Po, a Torino, da Said Machaouat, che ha confessato di averlo fatto perché non sopportava di vederlo felice. «È come se lo avessero ucciso un’altra volta – dice l’uomo senza riuscire a nascondere l’emozione – non riesco a farmene una ragione».
«Il pensiero che Stefano sia morto per uno sguardo, forse per un sorriso che aveva regalato al suo assassino, è inaccettabile», dice Maurizio Leo che oltre al dolore per la perdita del figlio, ha dovuto anche sopportare l’omicida reo confesso che al momento dell’arresto ha fatto il gesto delle corna:

Li abbiamo fatti entrare e abbiamo dato loro la nostra cittadinanza. Qualcuno dice che dovremmo farlo più spesso, con lo ius soli totale, perché solo in questo modo si integreranno: no, in questo modo sgozzeranno e i media potranno definirli ‘italiani’. Sarà l’unica cosa a cambiare.
http://vs.ansa.it/sito/video_mp4_export/i20190401143138681.mp4 Murazzi,”L’ho ucciso,aveva aria felice”. Il 27enne marocchino con cittadinanza italiana che si è costituito per l’omicidio del 33enne Stefano Leo, a Torino, ha detto di aver ucciso il giovane italiano “perché aveva un’aria felice”e non sopportava la sua felicità. “Volevo ammazzare un ragazzo come me, togliergli tutte le promesse.

Questo marocchino con cittadinanza italiana è arrivato in Italia all’età di 6 anni, quella perfetta secondo i cultori dello ius soli per integrarsi: è urgente bloccare i ricongiungimenti familiari e tornare allo ius sanguinis.
Nel frattempo, non sorridere al ‘nuovo italiano’, o lui ti sgozza


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