IMMIGRATI E TEPPISTI ROSSI GLI OCCUPANO L’HOTEL: LUI DEVE PAGARGLI 356MILA EURO DI BOLLETTE
Prima interi gruppi di teppisti rossi e immigrati gli hanno occupato l’hotel, l’Aniene Palace Hotel in via Tiburtina, a Roma, ora, Fabrizio Gianni, imprenditore romano, deve anche pagare le bollette degli occupanti: 356mila euro di acqua, luce e gas.
Nel 2013, a pochi giorni dall’apertura dell’hotel, in 200 avevano occupato abusivamente l’intera struttura, prendendo possesso delle stanze arredate e allacciandosi alle utenze. Gianni aveva dovuto disdire le prenotazioni dei turisti e lasciare a casa quei 25 dipendenti, assunti per gestire la struttura.
Ora, il tribunale ha condannato l’imprenditore anche al pagamento delle bollette, perché in 5 anni di occupazione non è stato capace a disattivare i contatori.
Peccato che lui avesse chiesto il distacco della corrente. Ma mica si può lasciare i migranti senza luce.
Intanto, nonostante gli annunci, di sgombero non se ne parla.
A Milano, intanto, c’è Giuseppe, un altro italiano si è visto portare via un intero palazzo occupato da teppisti rossi e trasformato in centro sociale: anche lui deve pagare le bollette.
E a Roma non è un caso isolato. Come dimostra la foto in alto di uno degli hotel liberati ultimamente da Salvini.
Se almeno non ci fosse lo Stato, i privati potrebbero farsi giustizia da soli. Invece no, lo Stato serve solo a proteggere i delinquenti dalla giustizia: se Fabrizio e Giuseppe facessero saltare in aria i due fabbricati, infatti, andrebbero in galera.
Ps. Detto questo, meno palazzinari a Roma, più verde e più case agli italiani.
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