venerdì 31 agosto 2018

Frode nei centri di accoglienza, due arresti.







Operazione di carabinieri e finanza nella zona del fiorentino. Altre due persone indagate sono state interdette. Inchiesta su gestori dei bandi


FIRENZE — Carabinieri e guardia di finanza stanno dando esecuzione stamani a un'ordinanza del gip di Firenze per l'applicazione di misure cautelari a quattro indagati di un'inchiesta per ''frode nelle pubbliche forniture'' relativa a centri di accoglienza per migranti nel Fiorentino.
Per due indagati ci sono gli arresti domiciliari, per altri due scatta l'interdizione da incarichi societari all'interno delle stesse strutture di accoglienza. 
Le misure sono state emesse dal gip su richiesta della procura di Firenze. L'operazione parte da un'indagine avviata nel 2014 verso soggetti aggiudicatari diretti o indiretti (attraverso cooperative del terzo settore) di bandi di gara indetti dalla prefettura di Firenze per gestire servizi di prima accoglienza nei confronti di migranti extracomunitari. I bandi prevedevano sistemazione logistica e fornitura di numerosi servizi fra cui mediazione linguistica, lavanderia, barberia, consegna dei pocket money, tessere telefoniche, assistenza sanitaria. Ma sarebbero state riscontrate varie irregolarità.

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio, parte da prime attività ispettive condotte dai carabinieri di Lastra a Signa che si sono avvalse anche di testimonianze acquisite direttamente dagli stessi migranti fruitori dell'accoglienza. Dai loro racconti, secondo gli inquirenti, emergerebbe una "non corretta" erogazione dei servizi previsti nonché pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versavano i locali.
Inoltre nei centri sarebbe stata accertata la presenza di ospiti in sovrannumero rispetto alla capienza massima prevista. Successivamente, indagini tecniche e l'esame della documentazione, anche informatica, sequestrata in alcune perquisizioni - a cui, dal 2017, si sono aggiunti mirati approfondimenti economico-finanziari dei militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Firenze -, hanno permesso di rilevare molteplici irregolarità di natura penale e fiscale a carico delle cooperative appaltatrici. Sarebbe emersa anche un'incompleta giustificazione dei costi sostenuti per l'erogazione dei servizi, a fronte delle somme elargite dalla prefettura di Firenze.

Altre contestazioni agli indagati riguardano la mancata documentazione dei costi per il personaleimpiegato nell'attività; la mancata erogazione dei pocket money nei confronti di almeno 300 migranti per l'impossibilità di identificazione; l'omessa fornitura della tessera/ricarica telefonica di 15 euro per ogni soggetto ospitato; la contestuale registrazione di alcuni migranti presso diversi centri di accoglienza dislocati in varie località. 
Sulla base di questi elementi, il pm De Gregorio ha ottenuto dal gip Antonella Zatini le misure. Durante le attività di servizio sono state eseguite anche perquisizioni domiciliari per l'individuazione di ulteriori elementi probatori di rilevante interesse sotto il profilo tributario.


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