CALDEROLI, SENATORE CHE HA BLOCCATO LO IUS SOLI HA RISCHIATO DI MORIRE
“Sono stato ricoverato in terapia intensiva per una encefalite virale trasmessa probabilmente da una banale puntura di zanzara – racconta – una banale puntura che mi ha portato in pericolo di vita”.
Il vicepresidente del Senato, che praticamente da solo riuscì a tenere bloccato per mesi e mesi lo ius soli in Senato fino al definitivo naufragio, è stato ricoverato a Milano d’urgenza e ringrazia i medici e i sanitari che gli hanno salvato la vita: “Avrei preferito farne a meno, ma ancora una volta ho toccato con mano l’eccellenza straordinaria della sanità della Lombardia, in una delle sue migliori strutture, l’ospedale San Raffaele”.
“Se posso essere qui a raccontarvi questa mia terribile disavventura – scrive – è solo grazie allo straordinario lavoro svolto” dai medici dell’Irccs di via Olgettina. “Struttura che già in passato mi aveva curato nel migliore dei modi – ricorda – e che ha affrontato come meglio non si poteva questa emergenza”.
“Voglio ringraziare di cuore il primario della terapia intensiva, il professor Zangrillo, e il suo braccio destro, la dottoressa Calabrò, e il primario della Neurologia, il professor Comi, e il suo aiuto, la dottoressa Fazio, peraltro entrambi bergamaschi – si legge nella nota – grazie ad ognuno di loro e ai loro staff, e a tutto il personale, per avermi fatto uscire vivo e vegeto da questa disavventura. Grazie all’ospedale San Raffaele e al sistema sanitario lombardo, un’eccellenza unica a livello europeo”.
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