venerdì 31 agosto 2018

La Open Arms si ritira in Spagna, non resta nessuna Ong per i salvataggi al largo Libia.






Mare di Alboran” che separano Marocco e Spagna, che sono coordinate dalla guardia costiera spagnola, ha annunciato la ong in un comunicato. “Le intense campagne di criminalizzazione delle ong nel Mediterraneo centrale e l’avvio di politiche disumane hanno provocato non solo la chiusura dei porti di Italia e Malta, ma la paralisi di numerose organizzazioni umanitarie di salvataggio, come pure l’aumento del flusso migratorio verso il sud della Spagna”, scrive la ong per motivare la sua decisione. La missione di Proactiva Open Arms, che comincerà nelle prossime settimane, si prolungherà “finché la pressione migratoria durerà nel sud della Spagna e finché sembrerà necessario”, aggiunge. 

Superando Italia e Grecia, la Spagna è diventata quest’anno la prima porta di accesso all’Europa per i migranti che rischiano la vita in mare. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), circa 28mila sono arrivati da gennaio a bordo di imbarcazioni di fortuna, cioè più o meno tanti quanti erano arrivati via terra e via mare in Spagna nell’intero 2017. Il nuovo governo italiano, composto da Movimento 5 Stelle e Lega, nel corso dell’estate ha chiuso i porti italiani alle navi delle ong attive nel Mediterraneo centrale per portare soccorso ai migranti. Ragion per cui Proactiva Open Arms ha dovuto, per tre volte, fare sbarcare i migranti salvati al largo della Libia in porti spagnoli, cioè Barcellona, Palma di Maiorca e Algesiras 

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