martedì 1 giugno 2021

LAMORGESE NON LO ESPELLE E LUI QUASI AMMAZZA UN ANZIANO: “NESSUN AUTOCONTROLLO”

MAGGIO 30, 2021


















Elevato, troppo, il pericolo che lo facciano di nuovo. Vista la gravità delle violenze commesse e la dimostrata assenza da parte loro di una qualunque capacità di autocontrollo.

Ancor più ridotta dall’abituale e smodato consumo di alcol. E dato che sono oltretutto clandestini e senza una fissa dimora, l’unico modo per scongiurare la reiterazione dei reati di cui sono accusati è metterli dietro le sbarre.

È con queste motivazioni che il giudice Paolo Fontana, dopo averne convalidato l’arresto – formalizzato nella nottata di venerdì dalla polizia – ha applicato la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere ai due immigrati di nazionalità marocchina che venerdì pomeriggio hanno seminato il panico tra via Frosini e via Vittorio Veneto, aggredendo e mandando all’ospedale due persone, spaccando auto e lanciando bottiglie e cartelli stradali.

Adil Zahir, 36 anni, e Mohamed Lahlal, 25, sono stati arrestati per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e sono accusati anche di lesioni personali e danneggiamento aggravato:

IMMIGRATI SPRANGANO ANZIANI MA I MEDIA PARLANO DEI BIMBI CHE INSULTANO DUE GAY


Ieri poco dopo mezzogiorno e mezzo, soltanto il primo è stato scortato dai poliziotti della squadra volante nell’aula collegiale del tribunale.

Il più giovane dei due si trovava infatti ancora piantonato in ospedale, in osservazione dopo che venerdì sera, in una cella della questura, aveva cercato di strangolarsi, purtroppo senza riuscirci, utilizzando, riducendoli a strisce, i fantasmini che aveva ai piedi (unico indumento che per motivi di sicurezza, proprio per prevenire gesti inconsulti, gli era stato lasciato assieme ai boxer).

Lahlal (che una settimana fa, dopo essere stato fermato per ubriachezza molesta, aveva ricevuto l’ordine di lasciare entro sette giorni il territorio nazionale) sarà portato di fronte a lui domani mattina, per l’interrogatorio di garanzia (il connazionale si è avvalso della facoltà di non rispondere) e poi sarà trasferito in carcere. Dove, anche lui, attenderà il processo per direttissima, fissato per il 9 giugno.

Come detto, teatro del pomeriggio di follia sono state via Vittorio Veneto e via Frosini. È qui che i due, ubriachi, stavano camminando in mezzo alla strada litigando fra di loro quando si sono resi protagonisti della prima aggressione. Un settantenne che, insieme alla moglie, stava andando a farsi il vaccino alla Cattedrale ex Breda al volante della sua Punto nera, ha suonato per chiedere strada. Scatenando la reazione di Lahal. Che, a torso nudo, gli si è gettato sul cofano, ha strappato i tergicristalli, ha sfondato il parabrezza, prima, e il finestrino del lato guida dopo. Per poi tirare fuori dall’abitacolo l’anziano conducente. E colpirlo mentre era a terra, così come ha fatto anche il connazionale. Un cinquantenne accorso per difendere l’anziano è stato invece colpito di striscio alla testa con un cartello stradale.

Poi, da via Frosini, i due hanno proseguito lungo via Vittorio Veneto, tirando cazzotti sulle auto in sosta e a chi si trovano davanti, lanciando cartelli stradali e bottiglie di vetro. E lanciando in mezzo alla strada anche alcune delle biciclette che si trovavano davanti al negozio di cicli Panconi. Insomma, fra passanti in fuga e commercianti che si rifugiavano dentro i negozi sono stati momenti di paura quelli vissuti venerdì i poco dopo le 18 a due passi dalla stazione ferroviaria.

In un Paese normale verrebbe chiesto conto al ministro dell’Interno del perché un espulso si trovava ancora sul territorio nazionale e sull’uso osceno che lei e i suoi fanno dei ridicoli fogli di via. Sai, Lamorgese, cosa ci devi fare coi tuoi fogli di via?















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