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TACCONI AGLI AZZURRI: «INGINOCCHIARSI NON SIA UN OBBLIGO»
GIUGNO 30, 2021
L’inginocchiamento davanti ai neri non piace a Stefano Tacconi. Non certo un sostenitore dei terroristi del Black Lives Matter.
“Ognuno ha le sue idee”, dice il campione, ex portiere della Juventus e della Nazionale. “Far diventare l’inginocchiamento un obbligo non mi sembra corretto”. Cosa faranno gli azzurri prima del fischio di inizio dei quarti di finale contro il Belgio? La domanda non appassiona Tacconi. Che preferisce parlare di calcio. “Poi in questo Europeo di errori ne sono stati commessi tanti, pensiamo a stadi con 60mila spettatori”.
“Belgio favorito, ma la partita è da giocare. Personalmente non vorrei mai partire con i favori del pronostico. Di solito sono motivo di nervosismo. Senza di essi, al contrario, si gioca più rilassati”. Devono convincersi di essere i migliori, aggiunge.
“L’Italia, può dare tante soddisfazioni ma delle altre ce ne frega poco. Troppo entusiasmo dopo le prime uscite? Secondo me Mancini e i ragazzi hanno talmente tanta esperienza che sanno come comportarsi”.
“È unito, si diverte, sembra come quella degli anni ’90. Berardi o Chiesa contro il Belgio? Mancini è bravo e so che ama i pugili. Nel pugilato prima li stanchi e poi li affossi. Chiesa o Bernardeschi, subentrando, possono disturbare moltissimo le altre squadre e cambiare la partita. Dall’inizio non ce li vedo”. Italia favorita? Dev’esserlo, dice l’ex portiere della Juve. “Devono convincersi di essere i migliori. Hanno creato una squadra di fratelli e amici, si vede che sono tutti allegri e felici e questo è importante”.
Difficile farlo quando ti inginocchi.
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