martedì 6 aprile 2021

DECRETO IDIOTA ABOLISCE LA ‘CENSURA’ NEL CINEMA: PIÙ TRASH E OSCENITÀ

APRILE 5, 2021





La censura è fondamentale per preservare la vera arte da chi insozza gli schermi. Non che sia perfetta, ma è meno imperfetta del dare ad emeriti coglioni la libertà di ferire lo sguardo degli spettatori che diventano vittime di un’opera di propaganda.

Cinema, decreto abolisce la censura “Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva
allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Franceschini, dopo aver firmato il decreto che istituisce la Commissione che verificherà la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori.

Il provvedimento elimina la possibilità di divieto assoluto di uscita in sala,
di uscita condizionata a tagli o modifiche.

Franceschini si dimostra il nulla. Una sorta di pallone gonfiato senza pallone.

Prima di tutto, oggi, la vera censura non la praticano gli Stati ma le multinazionali, comprese quella del cinematografiche: e la vera censura non colpisce le oscenità e le volgarità, ma la vera liberatà di espressione.

Con questa folle decisione, i leccaculi che si vendono come artisti saranno liberi di insozzare ulteriormente gli schermi mentre sarà impedito come già oggi lo è dalle stesse multinazionali il vero libero arbitrio artistico. In sintesi: si potrà mostrare una ‘bella’ orgia gay ma non denunciare i pericoli dell’immigrazione.

La censura di Stato è importante perché tutti i settori sono controllati dalla cabala che propaganda la distruzione della nostra civiltà e praticamente tutti i sedicenti artisti – li selezionano – sono progressistoidi, quindi diventa essenziale per uno Stato riequilibrare la situazione. L’unica forma di arte che non dovrebbe mai incontrare censura è la scrittura, perché il pensiero deve essere libero.

Invece viviamo in un mondo al contrario, dove è vietato scrivere che i “negri spacciano” ma è permesso mostrare due gay che si ingroppano. E vendono tutto questo come ‘progresso’. La censura è viva, ma è quella sbagliata.
































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