mercoledì 28 aprile 2021

 BREAKING NEWS, VIDEO

FUSTIGATA DA ISLAMICI PERCHÉ HA USATO IL CELLULARE: «MI PENTO. È STATA COLPA MIA. NON ERO LUCIDA»

APRILE 28, 2021






































Ci avete inviato un video.

Tratta di questa notizia:

Orrore a Kabul, urla perdono e si dice pentita ma il talebano continua a frustarla: ha usato il cellulare

Orrore a Kabul: una donna viene brutalmente frustata da un talebano per aver usato il cellulare in una telefonata intercorsa con un uomo. Succede ancora, in un remoto angolo di mondo notissimo alle cronache di tutti i giorni per conflitti bellici e scene di orrore oscurantista quotidiano. Ancora un altro scempio su una donna.



«Mi pento. È stata colpa mia. Non ero lucida». Il resto lo possiamo solo ipotizzare sulla scorta di quegli interminabili minuti di orrore, subito rimossi dal web. Sul web si dice che la donna sia svenuta alla fine.

Così scrive il giornale Secolo d’Italia.

Ma in realtà il video è stato già pubblicato settimane fa e lo stesso giornale aveva pubblicato un articolo in cui il tutto non avveniva a Kabul ma nella regione di confine con il Pakistan:


Afghanistan, donne frustate in pubblico: a quando un corteo femminista contro la shaaria? (video)

Il Nuristan, o Noristan, è una regione dell’Afghanistan al confine con il Pakistan, una delle zone sotto il controllo dei talebani e dove vige la shaaria, la legge coranica. È comparso sui social un raccapricciante video, rilanciato anche da quotidiani italiani, in cui si vede la punizione “esemplare” contro alcune donne, tutte rigorosamente vestite.



Ovviamente questo non toglie nulla alla riflessione del giornalista sulla barbarie islamica.

Non c’è nemmeno certezza sulla data di realizzo del video. Il Giornale, che ha scritto oggi un articolo, scrive che sarebbe stato diffuso il 13 aprile:

https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/al-telefono-con-un-uomo-e-finisce-frustata-dai-talebani/ar-BB1g8tTp

Ma l’articolo del Secolo è del 2 aprile! Quindi è impossibile. Ma anche questo non toglie valore al concetto espresso. E’ solo importante essere rigorosi per non prestare il fianco ai noti cazzari.

Resta il fatto che ci si chiede a cosa sia servita la guerra in Afghanistan: ad una beata minchia. Tanti morti – italiani e non – per nulla. E’ casa loro, facciano quello che vogliono. Non siamo investiti della missione divina di esportare una democrazia che nemmeno abbiamo da noi o di imporre la nostra superiore civiltà. L’importante è non importare loro qui.



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