giovedì 29 aprile 2021

STRAGE DI ANZIANI ITALIANI IN TUTTA ITALIA.




 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI

ANZIANI STUPRATI E MASSACRATI DA IMMIGRATI

APRILE 29, 2021





































Era l’ultimo dei rapinatori da giudicare per gli assalti nelle villette, avvenuti a Isola della Scala il 12 dicembre 2018 e, sei giorni dopo, ad Oppeano.

Ieri Valerica Marin, 28 anni, è stato condannato con il rito abbreviato a otto anni e otto mesi di carcere. Il romeno era accusato delle due rapine oltre che di tentata violenza sessuale, lesioni gravi procurate a suon di botte ad una delle vittime e ricettazione di una Golf rubata e utilizzata per la rapina di Oppeano. Al termine dell’udienza davanti al gup Livia Magri, il ventottenne ha fatto ritorno nella sua cella del carcere di Montorio che occupa dal 1. luglio 2020 dopo il suo arresto avvenuto in Belgio. Sono stati i carabinieri ad assicurare alla giustizia il ventottenne dileguatosi dall’Italia dopo il colpo ad Oppeano, pur essendo residente a Trevenzuolo.

Le ricerche del malvivente, difeso da Giampaolo Cazzola e Cristiano Pippa, avevano preso avvio dal mandato di arresto europeo emesso nei suoi confronti sulla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata il 28 febbraio del 2019 dal gip. Marin era fuggito all’arresto la sera stessa dell’assalto in casa ad Oppeano. I carabinieri del Radiomobile di Legnago intercettarono l’auto dei tre stranieri subito dopo il colpo. Vladut Hantar, alla guida dell’auto rubata, fu arrestato subito dai carabinieri.

Tarik Hdidou, invece, fu arrestato un paio di mesi dopo mentre Valentin riuscì a far perdere le sue tracce per più di un anno e mezzo fino al suo arresto avvenuto il 1. luglio 2020.

In appello i due complici di Marin sono già stati condannati sia in primo che in secondo grado. In appello ad Hantar sono stati inflitti sei anni mentre Hdidou dovrà restare in carcere per cinque anni. I due sono ancora dietro le sbarre per finire di scontare la pena .

Ora il secondo grado di giudizio attende anche Marin: i suoi legali hanno annunciato che presenteranno appello. Durante le loro arringhe di ieri, i due avvocati hanno fatto leva sulle dichiarazioni di una delle vittime di 61 anni, vittima della tentata violenza sessuale il 18 dicembre 2018. La veronese ha raccontato che proprio Marin cercava di calmare i suoi complici, invitandoli più volte a non usare violenza contro la veronese. Le sue «raccomandazioni», però, non hanno fatto centro: il certificato medico dell’allora sessantunenne, oggi ha 64 anni, parla di «contusioni multiple da percosse», «escoriazioni al viso», «ferita all’arca sopraccigliare sinistra», «ematoma periorbitario sinistro» oltre ad «ecchimosi al collo» e «contusioni al costato».

Nei due assalti in villa, gli inquirenti hanno sottolineato le modalità particolarmente violente, adottate dai rapinatori. Nel colpo a Isola della Scala, il proprietario della casa è stato costretto a sdraiarsi per terra sotto la minaccia di una pistola poi rivelatasi finta ma non riconoscibile come tale dalle vittime. Stessa musica per il colpo ad Oppeano con la tentata violenza sessuale alla proprietaria. •.



















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