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LEGA VOTA SÌ AL ‘CERTIFICATO VACCINALE’, MA NON È IL ‘PASSAPORTO VACCINALE’
MARZO 26, 2021
Attenzione. Non è un ‘passaporto vaccinale’, perché è normale che chi vuole entrare in Italia presenti un tampone negativo: la prima difesa è alle frontiere. Non avrebbe senso chiudere i locali in Italia e poi lasciare che un romeno possa entrare alla carlona. Ciò che non è normale è che questo avvenga mentre poi sbarca chiunque dall’Africa senza alcun controllo.
Il problema è semmai un altro, l’idiozia di questo certificato nasce da una certezza scientifica: il vaccinato può contagiarsi e quindi diffondere il virus come il non vaccinato. Con una differenza che lo rende più pericoloso per gli altri: in teoria sarebbe sempre asintomatico.
Ovviamente, poi, ci sono le varianti che del vaccino se ne sbattono:
Quindi è un lasciapassare inutile.
“Sono favorevole a questo provvedimento, ha dichiarato Regimenti. “Io stessa viaggio dall’Italia al Belgio tutte le settimane presentando un tampone negativo eseguito entro le 72 ore e questa è una delle condizioni per ottenere il digital green pass. In alternativa per ottenerlo si può presentare il risultato di un test sierologico che dimostri di avere anticorpi dopo la guarigione da covid-19, o altrimenti essere vaccinati.”
Tre possibilità dunque per potersi muovere liberamente. Sono consapevole del fatto che questo provvedimento abbia delle zone d’ombra, ma è una misura provvisoria che serve per rimettere in moto il turismo e la libera circolazione in una situazione in cui ci sono ancora restrizioni necessarie. Si è chiesa un’accelerazione agli Stati perché è importante che questa misura venga varata prima dell’estate”.
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