LA RUSSIA HA SCRITTO A DRAGHI: “USA IL NOSTRO VACCINO”, MA LUI ASPETTA IL PERMESSO DELLA UE
MARZO 1, 2021
Avevamo parlato del sindaco che vuole lo Sputnik. Ora rivela qualcosa di interessante.
Ha promesso l’acquisto del vaccino Sputnik contro il coronavirus per i suoi 3000 concittadini e non si arrende: il sindaco di Rodi Garganico, nel Foggiano, insiste. Carmine d’Anelli è stato contattato dall’Ambasciata russa: “Sì – dice all’AdnKronos – dopo il clamore sulla mia iniziativa, mi hanno chiamato i russi, mi hanno rivelato che hanno scritto a Draghi, chiedendogli di prendere in considerazione il loro vaccino, assicurando che anche se non è stato ancora approvato dall’Aifa è efficace”.
“I russi mi hanno girato la mail con il testo inviato da loro al premier Draghi, che più tardi leggerò, vediamo cosa dicono, penso che scriverò anch’io a Draghi, chiedendogli di prendere in considerazione la cosa”. “Certo – ammette – sono solo il sindaco di un piccolo paesino, una goccia in un mare, ma chissà che non si riesca a mettere in moto la macchina per aver il vaccino russo”.
Il vulcanico primo cittadino, eletto in una lista civica nel 2017, negli scorsi giorni si era fatto avanti per vaccinare i suoi concittadini: “Ho visto in tv l’arrivo dello Sputnik a San Marino e mi si è accesa la lampadina”, aveva detto, spiegando di “essere pronto ad investire quanto mi spetterebbe per compensi e missioni da sindaco, soldi che non ho mai incassato, sono 300-400 mila euro”.
Ma Draghi è ‘europeista’. Che fa rima con tontolone.
L’adozione del vaccino anti-Covid Sputnik V, senza l’autorizzazione dell’Agenzia europea del farmaco Ema, “per i Paesi Ue non è un’opzione. I vaccini devono passare attraverso la procedura centralizzata”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Puglia, dopo che Repubblica Ceca ha annunciato l’intenzione di adottare il vaccino russo anche senza l’ok dell’Ema, come ha già fatto l’Ungheria.
Nessun commento:
Posta un commento