sabato 27 aprile 2024

 BREAKING NEWS, POLITICA

VANNACCI HA RAGIONE: LA SCUOLA DEL ’68 DEVE ESSERE DISTRUTTA

APRILE 27, 2024






























“Chiaramente il titolo snatura completamente le mie parole con cui asserisco con vigore che i disabili hanno bisogno di attenzioni peculiari e aiuti supplementari e non che vanno separati.

La campagna elettorale e’ iniziata!”.

Così Roberto Vannacci postando su facebook la sua intervista di oggi a ‘La Stampa’.

Queste la parole di Vannacci sui disabili a scuola:

«Credo che delle classi con “caratteristiche separate” aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo[ …]».

[…] Un disabile […] non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme […] ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. La stessa cosa vale per la scuola. […]».

La levata di scudi dei figli depravati del ’68 è normale. Credono che basti immaginare che tutti sono uguali perché questo accada. Il loro è un mondo ideale che non esiste, per fortuna. Perché un mondo di tutti uguali sarebbe un incubo.

Sono talmente stupidi che, per non riconoscere la realtà, manderebbero un uomo senza mani a giocare a tennis contro Sinner. La differenza non è discriminazione. E’ la vità. E’ inutile dire all’uomo senza mani che è uguale a chi ha le mani: è un’offesa all’intelligenza e alla dignità dell’uomo senza mani. Semmai lo si deve aiutare in tutti i modi ad ottenere mani artificiali e poi mandarlo a giocare contro Sinner.

Sono gli stessi dementi che vogliono convincerti che Luxuria è una donna ed Egonu è la tipica italiana.

La disabilità va combattuta. Non accettata. Non riconoscere il problema mettendo un bambino ritardato mentale a studiare le stesse cose di un altro studente non risolve il problema, lo ingigantisce. Come spiega il generale vanno aiutati.

Non sorprende che nel governo a criticare le parole di Vannacci sull’identità italiana sia stato il ministra Abodi, quello fissato col razzismo negli stadi. A lui serviva una scuola adatta.

Il nostro obiettivo deve essere distruggere la scuola nata dall’orrore egalitarista del ’68.






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